Spettacolo

Flavio Insinna risponde alle accuse di Striscia la Notizia e punzecchia Ezio Greggio: continua la battaglia!

Dario Campagna | 29 Maggio 2017

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Dopo il polverone alzatosi per il caso Flavio Insinna, con gli audio fuorionda mandati in onda in prima serata da Striscia […]

Dopo il polverone alzatosi per il caso Flavio Insinna, con gli audio fuorionda mandati in onda in prima serata da Striscia La Notizia in cui il conduttore Rai inveisce contro i suoi autori e pure contro una concorrente del gioco Affari Tuoi, non potevamo non aspettarci una risposta da parte del diretto interessato. Negli ultimi giorni infatti, abbiamo potuto notare una larga parte di pubblico, affezionatissima a Insinna, delusa per averlo visto in questa veste “segreta” e insospettabile, quasi come avesse due facce, e un’altra invece che lo ha difeso a spada tratta, considerandolo un essere umano e non una macchina, con i suoi momenti di sfogo e di parole dette a caldo, in momenti di rabbia che possono capitare a chiunque. Questa seconda categoria di utenti se l’è invece presa con il programma di Antonio Ricci, reo di mettere alla gogna alcuni personaggi tramite registrazioni private per meri motivi di ascolto.

In ogni caso, la risposta di Flavio Insinna si è avuta tramite lungo post sul proprio profilo Facebook ufficiale. “Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me. Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo. Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c’è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque. Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi. Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi. Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona.
Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”.

Anche in questo caso, come prevedibile, i follower si sono divisi tra chi ha apprezzato e chi ormai ha messo alla berlina Insinna. Che ha deciso di continuare le sue scuse con puntualizzazioni con altri due video: uno in cui si auto-riprende e uno in cui si vede il tapiro d’oro (mai andato in onda) che Valerio Staffelli, inviato del tg satirico, tentò di consegnare a Insinna qualche tempo fa.

“Mi sembra tutto insensato. Io mi scuso con la concorrente della Val d’Aosta e non con la signora, si dovrebbero scusare altri con la signora perché quelle parole lei non le ha sentite mai, perché i concorrenti dopo la puntata vanno tutti via […], mi scuso con gli spettatori, però il programma vi piaceva visto che è stato il programma dell’anno, mi scuso con i dirigenti Rai, mai li avrei voluti travolgere in vicende così poco edificanti […], mi scuso con mia madre e mia sorella, che non ce l’hanno fatta ad educarmi. Insinna nel video poi parla anche del “tradimento” del suo collaboratore, colpevole di avere passato quelle registrazioni, affermando di aver sempre “pensato a quello studio come ad una casa, ad Affari tuoi come ad una famiglia, ma anche i Borgia o i Riina sono una famiglia. Pure in una famiglia buona ci sta qualcuno che sgarra […] e io l’ho costretto a pugnalarmi alle spalle. Mi fidavo, ho protetto tutto e tutti ma non me stesso […]. Pensavo di stare in mezzo a gente perbene, qualcuno non lo era, ma una pecora fucsia c’è sempre in mezzo al gregge”.

Il problema secondo il noto volto della Rai è appunto di andare in onda alla stessa ora di Striscia. E quindi si tratterebbe di un attacco da concorrenza sleale. E da qui è passato poi all’attacco di Ezio Greggio. “Perché ce l’hanno tanto con me?”, si chiede. “Sono l’unico che quando hanno cercato di darmi il Tapiro, invece di fare sorrisetti di circostanza, ho detto a Valerio Staffelli: ‘Prima di parlare di Affari Tuoi parliamo del vostro conduttore che deve risolvere un problema con le tasse. C’è su tutti i giornali: il signor Ezio Greggio evasore fiscale. Se avete questa sete di verità, mandate in onda anche questo video'”. La risposta di Greggio alla controreplica di Insinna, ovviamente, non ha tardato ad arrivare. E tramite una nota del suo entourage ha fatto sapere che “Ascoltate e lette le diffamatorie dichiarazioni del sig. Flavio Insinna, precisiamo che il sig. Ezio Greggio non solo non ha mai evaso le imposte, sempre pagate in Italia fino all’ultimo centesimo ma, chiariti i passati equivoci, intrattiene un rapporto corretto e trasparente con le istituzioni fiscali”.

Insomma, sembra che la querelle sia ancora in corso. Oppure finirà in breve tempo nel dimenticatoio?

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