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Il Ghiaccio bollente di Saro, l’unico che ha fatto ingrassare Bianca Balti

Matteo Osso | 20 Giugno 2016

Esistono bontà che non esistono! Rubiamo l’attacco a Maccio Capatonda per raccontarvi di un fenomeno talmente famoso in tutto il […]

Esistono bontà che non esistono! Rubiamo l’attacco a Maccio Capatonda per raccontarvi di un fenomeno talmente famoso in tutto il mondo che non ho saputo trattenermi e ho preso un aereo per andare a curiosare di persona.
Si tratta della granita del sig. Saro, nel cuore di Taormina. Non è dietro l’angolo per molti di voi, non si puo’ portare via in un doggie bag, ma l’esperienza è quasi mistica, talmente il sapore della frutta si fonde con la cremosità del ghiaccio in un tango di sensazioni che vi stordiscono.
Ma il vero fenomeno non è la granita. E’ Saro! Schizza come una scheggia da un tavolo all’altro, tratta tutti con la stessa riverenza che si immaginerebbe riservata al Papa, dando del voi e del tu in un disordine perfetto. E ha sempre da fare: “dammi un secondo che arriva Fabio de Luigi”. “Ecco dottore, mi attenda che scappo da Rocio (Morales, quella di Raul Bova, ndr)”.
La vera star a Taormina è lui. Ed è anche un vero genio del marketing: decine di migliaia di follower sui social network, una divisa che sfido a non vederla anche nella notte più buia e tempestosa, una buona dose di faccia tosta e una parete intera foderata di selfie con la qualunque faccia famosa possiate immaginare:
da Buddy Valastro a Il Volo, da Fiorello a Susan Sarandon, passando per Bianca Balti, Jovanotti, il Trio Medusa, Noemi, Maria Grazia Cucinotta, Antonio Banderas, Micheal Douglas, Laura Pausini…. E il sottoscritto….
Insomma in questo bar di una cinquantina di metri quadri sono passate più star di quante ne abbia viste il Teatro Greco che dista pochi passi da qui.
E lui è amico di tutti, e ti racconta di tutto: “Ambra mi piaceva ma non era mai venuta qui. Quando ho saputo che era al ristorante qui di fronte ho preparato degli assaggini di granita e mi sono infilato tra la gente fino al suo tavolo. Avevano già mangiato e lei era poco propensa a metterci sopra anche il dolce, ma io non ho mollato. Alla fine ho dovuto portare un giro completo di tutti i sapori di granita, se l’è divorata e ne voleva ancora!” racconta mentre scodella Mandorla macchiata con il Lampone. “Rocìo me l’ha mandata la Guerritore che è amica di famiglia. Adesso siamo amici, è bellissima” si gongola orgoglioso. Ma il suo vero orgoglio è la sua granita: “per fare le cose buone devi avere il materiale di qualità: la granita è acqua e frutta, io spendo quello che devo spendere ma la frutta deve cantare…. ” e vorrei poter trascrivere per iscritto la deliziosa musica dell’accento siculo con cui ti incanta.
Beh, non vi dico di prendere un aereo apposta, ma se per caso passate da questo paradiso che è Taormina, fermatevi anche solo a guardarlo in azione: Saro sa di avere per le mani un piccolo tesoro da servire al cucchiaio, ma vedendolo serpeggiare sorridente tra i tavoli destreggiandosi tra un cliente malmostoso e una star di Hollywood con la stessa naturalezza con cui Filippo Magnini si butta in vasca non potrete fare a meno di pensare che quel ghiaccio lì sarebbe capace di venderlo anche agli eschimesi. Pure senza la frutta….
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