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Il primo amore non si scorda mai. Emilio Fede si racconta: “Mi manca l’atmosfera di quegli anni quando ero vicino a Berlusconi”

Redazione | 16 Maggio 2016

Emilio Fede

Emilio Fede e’ stato per anni uno degli uomini più vicini al Cavaliere, restando sulla scena televisiva per un ventennio. […]

Emilio Fede e’ stato per anni uno degli uomini più vicini al Cavaliere, restando sulla scena televisiva per un ventennio. A dirigere quel Tg4 che, ogni sera, finiva su Striscia la notizia per le sue sfuriate tra un servizio e l’altro durante la diretta delle 19.30. Ma una volta arrivata la pensione tutto cambia.

L’ex direttore si racconta in un’intervista a Il Tempo, ripercorrendo gli anni ad Arcore e l’amicizia con Berlusconi. “Ho scritto un libro, Se tornassi ad Arcore , pubblicato da Marsilio. Un titolo che ha due accezioni a seconda di come lo si pronuncia. La prima è con tono deciso: se tornassi ad Arcore… sarebbero cavoli amari”. Con queste parole Fede inizia a svuotare il sacco. La lunga intervista del quotidiano romano tocca tutti i temi, anche quelli più personali: non manca una domanda legata al rapporto con Berlusconi. Lui risponde così: “Grande amicizia e rispetto reciproco. Ci telefoniamo in occasione del Natale, per gli auguri di compleanno. L’ho sentito anche qualche settimana fa, per Pasqua. Ormai siamo ottantenni, io sono più vecchietto di lui, e ripenso a tutto con grande affetto ed entusiasmo”.

A Emilio Fede, che ha avuto tantissime soddisfazione professionali, però manca una cosa. Quale? “L’atmosfera gioiosa, di quando si stava tutti insieme. Ma non il bunga bunga, quella roba lì, intendo le cose serie. Io praticamente ero nella famiglia di Berlusconi. Per me era famiglia Veronica Lario, oppure Marina, Barbara. Era famiglia Confalonieri”.

di Francesco Fredella