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«Il ritorno degli inciuci trash». A cosa si riferisce Selvaggia Lucarelli?

Dario Campagna | 27 Luglio 2017

Ambra Angiolini Anna Tatangelo Chiara Ferragni diletta-leotta Elisa Isoardi Francesco Gabbani Gianluca Vacchi Gigi D'Alessio massimiliano-allegri matteo-salvini Selvaggia Lucarelli

Quando Selvaggia Lucarelli scrive, qualcuno in genere trema. Per il grandissimo seguito che la blogger ha sul web e anche […]

Quando Selvaggia Lucarelli scrive, qualcuno in genere trema. Per il grandissimo seguito che la blogger ha sul web e anche per la sua lingua tagliente, che sembra non risparmiare a giro quasi nessuno. E da qualche ora, l’ex giudice di Ballando con le Stelle, attualmente al centro di una querelle legale con Alba Parietti, ha deciso di postare su Facebook un lungo articolo a firma sua pubblicato dal Fatto Quotidiano, in cui stila una lista di cose che farebbero di questa un’estate dal retrogusto anni ’80. Gossip e vip compresi, insieme a quelli che secondo la Lucarelli sarebbero i tormentoni e i trend della stagione che stiamo vivendo.

La prima tendenza individuata da Selvaggia per pensare a questa come a un’estate tipica di 30 anni fa è “Il ritorno dei gonfiabili”. Scrive: “Questa è decisamente una faccenda dai contorni misteriosi. I gonfiabili sono sempre stati il marchio di riconoscimento dei vacanzieri sfigati, di quelli in coda sulla Salerno-Reggio Calabria a ferragosto col coccodrillo gonfiabile sul tettuccio della Panda. Da qualche mese a questa parte, basta aprire Instagram o frequentare una qualsiasi spiaggia da Siracusa a Lerici ed è tutto un tripudio di animali gonfiabili esibiti come status symbol. Cougars cinquantenni che cavalcano unicorni bianchi, ventenni ammiccanti a dorso di pony argento, rispettabili professionisti ultra sessantenni a galla su draghi alati fucsia. E poi c’è lui, la star, il Justin Bieber dei gonfiabili: il fenicottero rosa. Tutti, dalla Ferragni a Bob Sinclair a Diletta Leotta pubblicano selfie sul pennuto rosa shocking, abitudine che fa venire voglia di armarsi di punteruolo rompighiaccio e di trascorrere l’estate trafiggendo il pennuto gonfiabile, restituendo scettro e dignità al mitico coccodrillo gonfiabile anni ’80”. Ne ha per tutti poi la Lucarelli, che si è soffermata poi su gossip e vip: “Le gnocche più marchettare del web (rigorosamente con costumi interi o jeans a vita alta anni ’80) hanno smesso di pubblicizzare a pagamento gioielli e rossetti, e sono passate a reclamizzare in massa il prodotto più anni ’80 della storia: il beverone dietetico. […]. Da Belen alla Chiabotto, sono tutte lì sulle loro pagine Instagram a cercare di convincere le loro follower che loro non sono magre perché si nutrono di bacche e radici, no, ma perché bevono un beverone dietetico. Roba da risarcire Wanna Marchi e Stefania Nobile per ingiusta detenzione”.

E ancora, altra tendenza riportata: “Il ritorno del gossip da copertina e il trionfo del programma TV Temptation Island sono una chiara evocazione di quel gusto per gli inciuci trash che tanto erano di moda 30 anni fa. Ambra con Allegri, Salvini tradito dalla Isoardi, D’Alessio mollato dalla Tatangelo, Vacchi rimasto solo col suo vassoio galleggiante, la D’Amico incazzata per le sue foto con Buffon, siamo tornati ai paparazzi mimetizzati nei cespugli e ai direttori di giornali di gossip interpellati dai tg come i più importanti analisti di scenari mondiali. Riguardo Temptation Island invece, a guardarlo non pensi agli anni ’80, ma li rimpiangi fortemente: i protagonisti infatti, da Alessio a Carmen a Valeria, non erano ancora nati. Bei tempi quelli”. L’ultima staffilata poi è dedicata al vincitore del festival di Sanremo, Francesco Gabbani: “E-state. Il paroliere di Gabbani, medaglia d’oro a Sanremo con la delirante Occidentali’s Karma, ha capito dove tirava il vento e, per la hit dell’estate, ha tirato fuori dalla naftalina uno dei giochi di parole più anni ottanta dello stivale: e-state. Non c’é rassegna, spettacolo in piazza, festa patronale, sagra del carciofo spinoso e programma radiofonico il cui nome non includesse il suddetto gioco di parole, nella sua forma primigenia o rideclinato. R-estate con noi, fest-ate, e-state in città. E quando finalmente ce ne eravamo liberati, e il malefico calembour sopravviveva solo in qualche concorso canoro nell’entroterra del Cilento, la malefica coppia Gabbani-paroliere bucolico ce la ripropinano h24, in alta rotazione su tutte le emittenti radiofoniche nazionali. Arr-ESTATE-li”.

Ovviamente, come era scontato che fosse, il post ha ottenuto un successo clamoroso. “Hai fatto un riassunto bello e condivisibile di questa insulsa e-state 2017, unicorni gonfiabili e gnocche marchettare comprese!”, è stato il commento di una follower.

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