Francesco Rutelli è nato a Roma nel 1954. È sposato con Barbara Palombelli, giornalista e conduttrice televisiva. Hanno quattro figli.
Rutelli è co-presidente del Partito Democratico Europeo, rieletto nel dicembre del 2016.
E’ stato eletto sei volte in Parlamento: alla Camera dei Deputati nel 1983, 1987, 1992, 2001 e 2006; dal 2008 al 2013, come Senatore della Repubblica.
Eletto deputato al Parlamento Europeo dal 1999 al 2004.
E’ il primo Sindaco di Roma eletto direttamente da parte dei cittadini, nel dicembre 1993. Rutelli è stato rieletto nel 1997 con il maggior numero di voti conseguito nella storia di tutte le elezioni a Roma, dal dopoguerra ad oggi (985.000 voti). L’Amministrazione da lui guidata ha realizzato profonde trasformazioni nella Capitale.
Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali (2006-2008).
Ha svolto diversi incarichi istituzionali; tra questi, Presidente del Comitato per i Diritti Umani a Montecitorio; Presidente del COPASIR, Comitato bicamerale di controllo dell’Intelligence; Commissario Straordinario di Governo per il Grande Giubileo del 2000; responsabile governativo per il Turismo italiano.
Attualmente, Francesco Rutelli non riveste incarichi istituzionali e ha scelto di occuparsi – sia su basi professionali, che di volontariato – dei temi in cui ha maggiormente sviluppato competenze ed esercitato la propria passione civile.
E’ stato eletto nell’Ottobre 2016 Presidente dell’ANICA, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali; la maggiore, e ‘storica’ Associazione che riunisce in Italia Produttori, Distributori e Industrie Tecniche.
E’ Presidente dell’Associazione Incontro di Civiltà, dedita al dialogo tra le grandi Culture, e al restauro e la ricostruzione di capolavori artistici ed architettonici danneggiati o distrutti nei recenti conflitti nel Mediterraneo e Medio Oriente, con la quale ha realizzato una grande Mostra all’interno del Colosseo, inaugurata nell’Ottobre 2016 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e visitata da oltre 300.000 persone.
E’ fondatore e Presidente del Cultural Heritage Rescue Prize, la cui Giuria Internazionale premia i Coraggiosi che salvano l’Arte in pericolo nel mondo. Presiede l’Associazione Priorità Cultura.
Presiede il Centro per un Futuro Sostenibile, da lui fondato nel 1989, Fondazione impegnata sui temi dell’Ambiente globale e dei Cambiamenti climatici.
E’ stato nominato nel luglio 2016 Coordinatore del Forum Culturale Italia-Cina, istituito dai Ministri dei due Paesi per occuparsi di Cultura, Creatività e Design, Turismo.
Seguendo l’auspicio di Papa Francesco, è Coordinatore del Gruppo per le Antiche Vie Culturali e Religiose, in primis la via Francigena, presso il Pontificio Consiglio della Cultura.
Tra le sue attività private, ha creato una srl dedita a promuovere l’Esperienza Italiana, svolgendo funzioni di advisor e collaborazione con imprese e soggetti privati internazionali e nazionali.
A livello europeo, Rutelli è fondatore, assieme al leader politico francese François Bayrou, del Partito Democratico Europeo. Ne è stato eletto all’unanimità co-Presidente, a Bruxelles, dal 2004 a oggi. I deputati del PDE siedono al Parlamento Europeo nel Gruppo ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa ).
Alla fine degli anni Novanta, Rutelli è stato membro a Bruxelles del Comitato delle Regioni, dove ha presieduto la Commissione per le politiche urbane, ed è stato nominato a New York Consigliere per lo Sviluppo Urbano dall’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros Ghali.
Come membro del Parlamento Europeo (’99-2004) è stato promotore di numerose iniziative parlamentari pro-europee, per la Direttiva anticorruzione, per i diritti umani, contro la pena di morte.
È stato tra i promotori del Referendum di indirizzo del giugno 1989, per il conferimento di un mandato costituente ai membri italiani del Parlamento Europeo, che raccolse l’88% di voti affermativi da parte del popolo italiano. Gli è stato attribuito il Premio Crocodile-Altiero Spinelli, come personalità impegnata per l’integrazione europea.
Nel Parlamento italiano è stato a lungo membro della Commissione Affari Esteri; ha promosso l’istituzione del Comitato per i Diritti Umani della Camera dei Deputati, che ha presieduto per due mandati.
Rutelli è stato presidente del COPASIR (2008-2011), il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica che controlla l’attività dei Servizi di Intelligence. Ha redatto e portato all’approvazione diversi Rapporti: sul traffico di esseri umani come minaccia strategica, nonché il primo rapporto al Parlamento e al Governo sul Cyberspazio, le sue implicazioni per la sicurezza nazionale e le necessarie riforme delle strutture che vi sovrintendono.
È stato Presidente onorario dell’Institute for Cultural Diplomacy (Berlino) nel 2013-2014.
Ha promosso i Forum su “Diplomazia Culturale e industrie creative Italia-Cina”, a Pechino nel 2014 e a Venezia e Milano nel 2015. E’ stato nominato co-Presidente dell’Alleanza delle Città della Via della Seta (Pechino). E’ Presidente onorario dell’Associazione Italia-Emirati Arabi Uniti.
Francesco Rutelli collabora con numerosi think tank ed iniziative, Università e fondazioni internazionali.
Nel novembre 1975 Rutelli si è iscritto al Partito Radicale, divenendone nel 1979 Segretario di Roma e del Lazio e, nel 1980 (a 26 anni), Segretario Nazionale. Ha condotto molte iniziative a favore dei diritti civili e umani, della giustizia, dell’ambiente, promuovendo la cultura gandhiana della nonviolenza e la lotta contro la fame nel mondo e la malnutrizione. A 29 anni, nel 1983, è eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati. In occasione dei funerali del leader storico dei radicali, Marco Pannella, a Piazza Navona (maggio 2016) Rutelli ha ricordato i meriti storici per la democrazia italiana della vicenda del Partito Radicale, e la sua gratitudine per l’eccezionale esperienza politica e civile guidata da Pannella.
Nel corso della sua lunga attività parlamentare (1983-2013) ha concorso a molti e diversi provvedimenti di indirizzo, controllo e legislativi (dai primi passi a Montecitorio, con i finanziamenti di 600 miliardi di lire per l’informatizzazione della giustizia; sino alle recenti norme anticrimine sulla Banca dati del DNA, o all’introduzione della “cedolare secca” per gli affitti). Ha svolto a più riprese la funzione di capogruppo parlamentare.
Per il suo impegno in materia ambientale, è stato eletto Coordinatore Nazionale dei Verdi Italiani e in seguito leader del Gruppo parlamentare. Ambientalista riformatore, è stato nominato Ministro per l’Ambiente e le Aree Urbane, per poi dimettersi dopo due giorni, nel 1993.
Designato alla guida della coalizione di centro-sinistra, L’Ulivo, ha sfidato nel 2001 Silvio Berlusconi nella corsa alla Presidenza del Consiglio. Durante la campagna elettorale “L’Ulivo per Rutelli” recuperò nei consensi ben dieci punti percentuali e ottenne 16,4 milioni di voti, perdendo la competizione elettorale per una differenza dell’1.4 %.
Il nuovo partito “La Margherita – Democrazia è Libertà” ottenne in quelle elezioni 5.4 milioni di voti. Rutelli ne è stato eletto Presidente, poi riconfermato nel 2004 e nel 2007.
Nel 2006 Rutelli è stato nominato Vice-Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali del governo Prodi, ricevendo anche la Delega per il Turismo, settore strategico di cui spesso si è occupato, specialmente per le politiche di sviluppo e competitività economica e di promozione del turismo culturale.
Durante il suo mandato – come membro di un governo che portò il debito pubblico ai minimi storici degli ultimi 25 anni e che restituì credibilità all’Italia sui mercati internazionali – ha promosso e fatto adottare politiche sociali ed economiche, nell’ambito delle politiche di concorrenza e delle liberalizzazioni, quali la portabillità e rinegoziabilità dei mutui, la riduzione del “cuneo” fiscale per le imprese, la quattordicesima per le pensioni più basse.
Rutelli è stato un deciso sostenitore della partecipazione dell’Italia negli impegni deliberati dalla Comunità internazionale e nelle operazioni di peacekeeping.
Alle elezioni generali del 2006 La Margherita-DL ha eletto 120 parlamentari, ed ha quindi contribuito nel 2008, con forte impegno di Rutelli, alla nascita del Partito Democratico. Nel 2009 Rutelli ha lasciato il partito per la prevalenza delle precedenti posizioni della sinistra, mantenendo tuttavia buone relazioni politiche e personali.
A causa del comportamento dell’ex-tesoriere de La Margherita, condannato in primo e secondo grado per appropriazione di ingenti fondi, la storia e i traguardi raggiunti dal partito sono stati per un breve periodo messi in ombra; ma i giudici hanno immediatamente stabilito che Rutelli e la leadership del partito sono stati vittime dei reati (appropriazione indebita e calunnia). Con sentenza, riaffermata dalla Corte d’Appello nel marzo 2016, è stata ottenuta la piena restituzione del maltolto, e quindi la sua attribuzione allo Stato Italiano; inoltre, sono stati donati al Ministero dell’Economia – una “prima” nella storia della politica italiana – ben 6,5 milioni di euro dal residuo attivo del partito.
La Margherita è stata riconosciuta come un’eccellente “scuola politica”: hanno partecipato infatti all’esperienza di questo partito Paolo Gentiloni, ora Presidente del Consiglio dei Ministri; Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica; Matteo Renzi, leader del PD ed ex Premier; Dario Franceschini, Ministro della Cultura e diverse altre importanti personalità.