Marina Ripa di Meana ha scritto il libro Colazione al Grand Hotel, edito da Mondadori. L’autrice racconta una pagina inedita della sua vita. L’abbiamo incontrata a Roma.
«Verso la metà degli anni Settanta mi sistemai per alcuni mesi al Grand Hotel. Fu un periodo come fuori dal tempo. Non avevo una lira in tasca, ma vivevo come una miliardaria, viziata e coccolata. Per alleviare quella specie di clausura di lusso invitavo spesso a colazione due amici, Alberto Moravia e Goffredo Parise. Erano i miei dioscuri, i miei cavalieri del cielo, Castore e Polluce, miei complici di avventure, miei paladini e più tardi anche miei testimoni di nozze», dice Marina Ripa di Meana.
CLICCA SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO.
Marina Ripa di Meana dalla Santanché come Cenerentola