L'intervista a Matteo Viviani, su Novella2000

NEWS

Matteo Viviani delle Iene si racconta dopo la nascita del piccolo Nikita

Francesco Fredella | 9 Luglio 2017

Il suo servizio alle Iene sul fenomeno del Blue Whale (il macabro “gioco” psicologico che attraverso il superamento di 50 […]

Il suo servizio alle Iene sul fenomeno del Blue Whale (il macabro “gioco” psicologico che attraverso il superamento di 50 prove in 50 giorni porta gli adolescenti al suicidio) l’ha fatto finire al centro dell’attenzione. Accusato di aver utilizzato dei video fasulli, che
con il fenomeno del Blue Whale c’entrano poco e niente, ma tendono al puro sensazionalismo, la “Iena” Matteo Viviani ha scatenato un vero e proprio polverone mediatico.

Al suo fianco, in questi giorni diffi cili, c’è sempre stata la sua famiglia: la moglie, Ludmilla Radchenko, la figlia Eva e l’ultimo arrivato, il piccolo Nikita.

Matteo, riguardo la vicenda del Blue Whale ha detto a Selvaggia Lucarelli che i video non erano collegati alla vicenda. 

«Guardi, portare a termine quel servizio andato in onda per noi è stato importante perché grazie alla nostra trasmissione lo Stato Italiano ha preso in considerazione questo problema, riuscendo a intervenire su più casi di Blue Whale. Poi purtroppo
non abbiamo ancora avuto modo di replicare a dovere al polverone che ne è seguito, ma siamo già pronti con una bella risposta che
manderemo in onda».

Aspettiamo e vedremo. Blue Whale a parte, tra i tanti servizi che a seguito alle Iene, quale l’ha colpita di più?
«Non ne ho uno in particolare. L’argomento che mi coinvolge di più riguarda la protezione dei minori e i problemi con il loro affidamento. Un tema molto complicato da affrontare».
Lei e sua moglie Ludmilla Radchenko siete appena diventati genitori per la seconda volta.
«Una sensazione stupenda, e quando è nato Nikita mi sono accorto di quanto la prima, Eva, sia cresciuta in fretta. L’ho sempre vista piccola, e invece ha già cinque anni. Tra poco farà le elementari, e via dicendo. Sono ragionamenti sulla vita che non pensavo avrei mai fatto. Ti dico solo che ormai Eva sa tre lingue».

I figli stravolgono la vita. Tra lei e sua moglie è cambiato il rapporto dopo essere diventati genitori?
«Assolutamente no. Mi ricordo perfettamente di quando mi dicevano che sarebbe cambiato tutto, che niente sarebbe stato più lo stesso. E invece ci siamo rafforzati».

I figli vi hanno unito, insomma?
«Decisamente, la nostra giornata è basata sui figli, che sono il centro del nostro universo, e in questo Ludmilla è fortissima: al mattino si fa 120 vasche in piscina, va a lavorare, torna a casa e fa la mamma. Ormai, la nostra vita è scandita e regolata. Talmente scandita che
possiamo amarci solo nel tempo che rimane».
Be’ qualcosa è cambiato, allora.

< Indietro Successivo >