Reduce dall’esperienza di successo con la trasmissione Selfie-Le cose cambiano, Simona Ventura ha fatto un bilancio del suo 2016.
La storica conduttrice, dopo aver partecipato all’Isola dei Famosi, è tornata alla ribalta con il nuovo programma televisivo conclusosi qualche giorno fa su Canale 5. Così la Super Simo, durante un’intervista del settimanale Gente, ha ripercorso le tappe più importanti della sua vita: dall’amore per Gerò, suo compagno da sei anni, a quello per i suoi figli Niccolò e Giacomo (avuti dall’ex marito Stefano Bettarini) e per Caterina la figlia di dieci anni che ha adottato.
«Più il tempo passa, più mi sento fortunata… Se ripercorro 50 anni, penso che la vita mi ha dato parecchio, anche se molto mi ha tolto»: così ha esordito la Ventura che ha poi continuato parlando di sua figlia: «Caterina è un amore, abbiamo un rapporto strettissimo. E’ tenera e piena di attenzioni verso di me e i suoi fratelli, Niccolò e Giacomo. Quando li guardo tutti insieme, così affiatati e protettivi l’uno nei confronti dell’altro, penso che buona parte del mio mondo si racchiuda in quell’immagine». Di Niccolò e Giacomo invece ha detto: «Sono orgogliosa del loro legame. Giacomo è sensibile, timido, con un animo artistico e una passione incredibile per il cinema e il teatro; Niccolò è più esplicito nel manifestarsi. Insieme si compensano e si completano. Quando poi si uniscono a Caterina, ti accorgi di quanta delicatezza, tenerezza i ragazzi nutrono per la principessa di casa».
Simona ha poi parlato di Gerò, l’uomo della sua vita, e di un possibile matrimonio con lui:
«È la mia grande fortuna. Una di quelle persone che ti auguri di incontrare nella vita e poi, un giorno, all’improvviso capita. La riconosci tra tanti e, piano piano, te ne innamori di un amore pieno, maturo, fatto di condivisione, fiducia, rispetto, supporto. (…) Ha accettato il “pacchetto completo”: me e i tre ragazzi, nel rispetto del ruolo senza mai sostituirsi alla figura paterna. Non è da tutti darsi così. Lui lo fa con generosità. È la prima volta che nella vita mi appoggio a qualcuno, in passato non volevo o non ne ero capace. E mi sento bene. Tanto da pensare al futuro, persino alla vecchiaia insieme. Tra venti, trent’anni, intendo. Sia chiaro: nello spirito io mi sento un’adolescente di ritorno».
Infine, sulla possibilità di diventare la signora Carraro ha detto: «Prima ero categorica: no! L’ho fatto una volta nella vita e mi basta. Oggi dico che se dovesse capitare accadrebbe così, all’improvviso, senza preavviso. La sola idea della programmazione mi tormenta»
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