Tra qualche ora avrà inizio iL Live della nuova edizione di XFactor…
Le squadre sono fatte, la giuria è pronta per sfidarsi e il pubblico è in attesa di ascoltare le voci dei cantanti. Questa sembra essere un’annata piena di talenti, ma la vera rivelazione della decima edizione del talent è Manuel Agnelli.
Sulla sua partecipazione al programma si è discusso e polemizzato abbondantemente: in molti hanno criticato la sua scelta, ma allo stesso tempo altri (soprattutto chi non lo conosceva) ha iniziato ad apprezzare la sua personalità eclettica e la sua preparazione musicale.
Il leader degli Afterhours, alla vigilia della prima puntata live, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair in cui ha raccontato come ha vissuto il suo esordio a X Factor:
«X Factor è un mezzo che mi dà la libertà di scegliere, come volevo. Non scelgo perché ci sono dei limiti, ma perché preferisco una cosa piuttosto che un’altra. Come dovrebbe essere».
Alla domanda se è cambiato qualcosa quando cammina per strada dopo X Factor? Ha risposto:
«Assolutamente sì. Adesso mi fermano le vecchiette che mi chiedono: ‘ma è lei il vampiro di X Factor?’. Oppure i bambini, che sono i migliori perché hanno una forma di rispetto che spesso i ragazzi non hanno: prima non mi avrebbero mai fermato per strada».
Manuel è passato da essere un personaggio amato da un pubblico di nicchia ad uno apprezzato anche dal pubblico pop e in merito a questo ha detto:
«Non sono certo di questo perché non ci sono stati concerti durante le registrazioni del programma e, quindi, non ho ancora avuto modo di capire se il mio pubblico si sia allargato oppure no. Probabilmente ci farò caso la prossima primavera, quando torneremo in tour. Però mi sono fatto un bel viaggione fra internet e i giornali: non mi era mai successa una cosa del genere: mi diverte molto quello che scrivono di me. Alla mia età prendi tutto quello che ti arriva e basta».
Da quando fa X Factor le cose sono cambiate e la gente lo ferma per strada:
«Assolutamente sì. Adesso mi fermano le vecchiette che mi chiedono: ‘ma è lei il vampiro di X Factor?’. Oppure i bambini, che sono i migliori perché hanno una forma di rispetto che spesso i ragazzi non hanno: prima non mi avrebbero mai fermato per strada (…) Grazie a X Factor, però, le cose sono cambiate e mi sono avvicinato a un pubblico che non faceva per niente parte della mia area. Il programma mi ha avvicinato alla gente, che è proprio quello che speravo. Finché durerà, sarò contento».
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