Bove Novella 2000 n. 21 2022

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Il piacere di piacersi con Pierfrancesco Bove: trattamento alle mani

Redazione | 11 Maggio 2022

Ringiovanire le mani ora si può: ecco tutti i consigli del dottor Bove su come intervenire e prevenire l’invecchiamento

Ringiovanire le mani

Le mani sono fra gli organi più esposti agli agenti atmosferici: sole, caldo, freddo, ma anche polveri, detersivi, saponi, attività sportive o lavorative non sempre amiche di due “strumenti” così importanti. Inoltre, dopo i 40 anni la pelle appare meno liscia e tesa, compaiono grinze, macchie, le vene sono più evidenti e sembrano in rilievo.

L’invecchiamento cutaneo colpisce inesorabilmente anche le mani, che tradiscono spesso l’età di una persona. Spesso non dedichiamo loro le dovute attenzioni, le trascuriamo un pochino, non le proteggiamo a sufficienza dal sole, per esempio. E ricorrere in extremis a un veloce massaggio con una qualsiasi crema nutriente non basta!

Ringiovanire le mani è ormai un must, un trend in continua crescita in medicina estetica, richiesto sia da parte di donne sia di uomini, e di ogni età.

Il trattamento mani prevede in realtà tante sfaccettature ed è per questo che spesso richiede trattamenti combinati. Si può per esempio:

  • – ammorbidire e schiarire la pelle
  • – eliminare o almeno attenuare le macchie senili
  • – ridurre la visibilità delle vene del dorso
  • – attenuare le rughe
  • – restituire tono ed elasticità alla pelle

Per schiarire la pelle

Per ammorbidire e schiarire la pelle, eliminare/attenuare le macchie: la soluzione è il peeling, che sfrutta l’azione esfoliante di alcune sostanze, stimola il turn over cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte della cute, e attivando la produzione di collagene ed elastina. Ciò determina un effetto levigante, la pelle acquista maggior luminosità ed elasticità, il colorito appare più uniforme.

Si utilizzano diverse sostanze, in percentuali e concentrazioni variabili. Precisamente: acido salicilico, acido mandelico, acido pirurvico, acido tricloroacetico (TCA). L’applicazione dura pochi minuti, e poi viene rimossa.

Il trattamento è seguito da una crema idratante e in seguito si raccomanda l’uso di uno schermo solare.

Oltre al peeling, una o più applicazioni di PRP migliora i tessuti cutanei, che risultano così rigenerati fin dalla prima seduta.

(LEGGI ANCHE: Il trattamento Full Face)

Basta rughe

Ridurre la visibilità delle vene del dorso e le rughe è possibile grazie all’acido ialuronico! Quest’ultimo, oltre a riempire, restituisce un po’ di copertura a tendini e vene, stimola la produzione di tessuto connettivo e permette un riempimento con effetto più naturale e duraturo.

Le azioni combinate di peeling/PRP/filler produrranno alle vostre mani un effetto antiaging sorprendente. Basterà poi qualche seduta di mantenimento e un follow-up casalingo, al fine di continuare i benefici dei trattamenti eseguiti in studio, la cui durata in media è di circa 8/9 mesi.

Ricordiamo che tutti i filler utilizzati negli studi medici specialistici sono riassorbibili dall’organismo, e la durata dipende dalla risposta individuale del paziente, dalla tipologia di pelle, dall’entità degli inestetismi da trattare.

La prevenzione è importante! Si raccomanda di proteggere le mani e utilizzare detergenti privi di sapone, per evitare la riduzione del film idrolipidico. Applichiamo per esempio sempre una crema molto ricca ed emolliente la sera, prima di andare a dormire, aggiungendo qualche goccia di olio di mandorle dolci che amplificherà i risultati.

Inoltre, quando si viene a contatto con detersivi e sostanze aggressive è opportuno utilizzare guanti adeguati, anche per evitare l’insorgenza di allergie e dermatiti.

#paroladeldottorbove

a cura di Piefrancesco Bove