Raffaele Paganini: ecco cosa pensa di Javier e Nicolai

Ma non solo la lite tra Maria e Valentin. Senza peli sulla lingua, Raffaele Paganini ha voluto approfondire l’argomento sui tre ballerini di Amici 19 e sul comportamento avuto fino ad ora:

“Se il comportamento di un ballerino incide sulla sua carriera? A volte non incide per niente. Nureyev aveva un carattere assurdo, duro. Però lui è il mito. Un aneddoto. Quando ero ragazzo ed ero prossimo al diploma all’Accademia dell’Opera di Roma mi avevano negato il permesso di partecipare come ballerino a uno spettacolo. Ho voluto farlo lo stesso. Ma il direttore dell’accademia era seduto in prima fila e mi ha buttato fuori dalla scuola. Si parlava di me come la promessa del teatro, la futura star. Eppure sono stato espulso. Mi hanno fatto rientrare solo dieci giorni dopo. Lì ho imparato che le regole vanno rispettate. Ero una testa calda, sapevo di essere bravo. Mi mancava però quell’umiltà che si apprende crescendo”.

Addentrandosi ancor di più nel discorso Raffaele Paganini ha anche spiegato cosa pensa di loro in ambito artistico, facendo riferimento in particolar modo a Javier e Nicolai:

“Tutti e tre sono bravi. Ma se parliamo di impostazione classica, escludendo quindi il danzatore di latino americano, è Javier il talento vero. La danza è anche e soprattutto questione di doti naturali. Sono d’accordo con Alessandra Celentano, dal punto di vista tecnico il brano che più ha permesso di vedere questo aspetto è stato Les Bourgeois di Jacques Brel. Nella sfida fra Javier e Nicolai, il primo ha mostrato doti naturali non comuni, che permettono potenzialità tecniche maggiori, il secondo ha mostrato un’ottima preparazione ed espressività. Ma un equilibrio perfetto in una piroetta o uno slancio di gamba più alto fanno la differenza”.

Questo dunque il parere di Raffaele Paganini, a pochi giorni di distanza dallo sfogo di Jorge Iancu sui social.

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