La lettera di Roberto Alessi:
“Qualcuno è rimasto impressionato che tu abbia voluto condividere questo tuo dolore in Tv, a Verissimo, con Silvia Toffanin, perché alla gente “normale” come me sembra strano che si possa andare in Tv dopo uno strazio così. Ma la Tv è il tuo lavoro. Ricordo un mio amico, Dante: perse i figli e la moglie in un incendio, dopo tre giorni parlava con me in ufficio, alla Rusconi. Il lavoro è la miglior medicina, me lo diceva un mio grande amico, Giuliano Ravizza, che appena liberato dai suoi sequestratori e ancora con le piaghe delle catene ai piedi, era già nel suo negozio a vendere pellicce. Ora hai deciso di entrare nella Casa del Grande Fratello Vip. «Avevo firmato per partecipare», hai detto, «Dopo quanto accaduto, d’accordo con Mediaset, avevo deciso di rinunciare. Oggi ho chiesto di fare lo stesso questa esperienza. Credo che la Casa del Grande Fratello Vip sia l’unico posto in cui possa sentirmi protetta. Potrebbe essere una terapia. Il fatto che ci sia un confessionale, per parlare in ogni momento con qualcuno, può farmi bene»”
E infine:
“A qualcuno sembra impossibile. Io tiferò per te. So che il giudizio di certa gente non ti ha mai scalfita. Ripeto: il lavoro è la miglior medicina. Per qualcuno, il tuo non è un lavoro vero, ma è indubbio che hai cresciuto da sola i tuoi figli con quel lavoro. Inutile giudicare, ma posso giudicare io che ti conosco: come madre sei sempre stata straordinaria”
La redazione di Novella 2000 si unisce alle parole di Roberto Alessi e si stringe intorno al dolore di Lory e della sua famiglia.