Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni Novella 2000 n. 46 2019

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: voglia di poliamore

Niccolo Maggesi | 8 Novembre 2019

Barbara Fabbroni sul poliamore e le sue implicazioni relazionali nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo Novella 2000. Relazioni poli-amorose, […]

Barbara Fabbroni sul poliamore e le sue implicazioni relazionali nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo Novella 2000.

Relazioni poli-amorose, mito o vero e proprio fenomeno nella sfera della sessualità? A giudicare dall’indagine condotta da Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione sul n. 46 di Novella 2000 uscito lo scorso mercoledì, sembra più verosimile la seconda delle opzioni. Il poli-amore ha infatti ormai preso piede nel mondo delle coppie, tanto che ne esiste persino un sito ufficiale, Poliamore.org.

La relazione poli-amorosa, confusa spesso con il disinvolto tradimento dei partner, va ben oltre l’aspetto meramente carnale del rapporto. Essa esplora piuttosto il dialogo, cementa il rispetto reciproco, e implica una non trascurabile fiducia in se stessi.

Ma quali siano tutte le caratteristiche del cosiddetto poliamore ce lo dice Barbara Fabbroni in Scuola di Seduzione. Eccovi alcuni stralci del suo ultimo intervento.

Scuola di Seduzione: Barbara Fabbroni ci parla di poli-amore

“Nella stagione dell’amore 2.0 molte cose sono cambiate, pare che la visione d’insieme dell’amare l’altro(a) si stia trasformando soprattutto tra i giovani, ma ultimamente anche tra i meno giovani. Sono molte, infatti, le coppie che si dichiarano a favore del poliamore. Un’apertura all’incontro intimo con l’altro(a) che contempla la possibilità di vivere più relazioni nello stesso momento. Insomma, amori molteplici che non mettono più in crisi le coppie, anzi aprono scenari assolutamente differenti.

La caratteristica delle relazioni poliamorose è il ‘consenso informato’ di tutte le persone coinvolte. Pare più una legge sulla privacy che una relazione intima con emozioni e sensazioni da gestire e vivere. Tant’è! Per cui, alla luce di questa nuova visione relazionale, non c’è più tradimento all’interno del rapporto, ma una comunicazione fluida riguardo al rispetto dei sentimenti e dei bisogni di tutti i partner…

Certo è che scegliere un percorso di questo tipo necessita di un ottimo lavoro su sé stessi tanto che è fondamentale avere una buona comunicazione; una significativa padronanza delle emozioni (soprattutto la gestione della gelosia, perché aprirsi quanto si voglia è un’emozione che mette a dura prova e pone in competizione e sfida con l’altro); una reale apertura mentale; un’ottima elaborazione dei propri limiti; una considerevole capacità di ascolto attiva...

Miti e fraintendimenti del poli-amore

Spesso il poliamore viene erroneamente assimilato al tradimento o allo scambismo, ma è tutta un’altra cosa. Il poliamore ha alla base l’autenticità e non la segretezza, c’è trasparenza del comportamento e condivisione di sentimenti e desideri… Possiamo pensare che sia una forma gruppale di vivere l’amore un po’ come al tempo dei figli dei fiori, una sorta di grande famiglia, dove è possibile amarsi senza censure, gelosie, invidie, sopraffazioni. L’aspetto amoroso delle relazioni è comunque protetto, nonostante ci sia questa visione d’insieme che un po’ ancora stride con la nostra cultura…

La sincerità è alla base di questa nuova modalità di costruirsi una relazione affettiva. C’è chi riesce a strutturare la situazione poliamorosa come una grande famiglia allargata e, spesso, all’interno di queste coppie ci sono anche persone non coinvolte sessualmente…

La scienza sostiene che l’essere umano sia per sua natura poligamo. Nella storia sono sempre esistiti gruppi in cui l’esperienza ‘poli’ era contemplata, vissuta con armonia e grande rispetto. Per cui la scienza cosa ci sta dicendo? Che ‘eravamo diventati bigotti e adesso si torna a essere quelli che eravamo’? È così? Oppure è solo una maniera per non rinunciare a nulla, costi quel che costi? È fuor di dubbio che se uno sceglie il poliamore non ha nemmeno da affrontare la fitta trama della separazione che impone regole e doveri. In questo modo si prende il meglio e basta“.