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Sorpresa: Rossano Rubicondi e Donald Trump uniti dallo stesso destino

Redazione | 29 Marzo 2016

Donald Trump rossano-rubicondi

Incredibile ma vero: Rossano Rubicondi e Donald Trump, il favorito tra i Repubblicani alle presidenziali americane, hanno qualcosa (e qualcuno) […]

Incredibile ma vero: Rossano Rubicondi e Donald Trump, il favorito tra i Repubblicani alle presidenziali americane, hanno qualcosa (e qualcuno) in comune. A spiegare cosa (e chi) è lo stesso Rubicondi, che per dieci anni è entrato nella vita di Trump avendo sposato la sua ex moglie Ivana. Rossano e Donald hanno avuto modo di frequentarsi e di conoscersi, come si possono frequentare e conoscere due uomini che in periodi diversi sono stati sposati alla stessa donna, Ivana appunto.

«Conosco Donald Trump da tanti anni», racconta a Novella 2000 Rubicondi, «e posso tracciarne un profilo privato, visto che sono stato il marito della sua ex moglie Ivana, dalla quale ha avuto tre magnifici figli, positivi, sani e belli. E posso dire che, anche se la loro storia è finita da tempo, Donald è sempre stato un grande capofamiglia. È un uomo che mette gli affetti al primo posto. Segue i figli e conta tanto sull’aiuto di sua moglie, Melania Knavs. Molti la indicano solo come un’ex modella slovena, dimenticando che, come tale, ha avuto una carriera al top lavorando per giornali come Vogue e Harper’s Bazaar, e che parla quattro o cinque lingue, lavora come imprenditrice, si dedica alla beneficenza e in più è bellissima. E Dio solo sa quando è importante l’immagine per un ruolo anche internazionale come quello del Presidente degli Stati Uniti e della First Lady».

Strano che un uomo parli così bene dell’ex marito della sua ex moglie? «Tra Donald e me c’è sempre stato grande rispetto», continua Rubicondi, «anche se nella vita di Ivana per dieci anni ci sono stato io, lui l’ha sempre protetta e consigliata a distanza, con delicatezza, in quanto madre dei suoi primi tre figli. In questo siamo uniti tutti e due: nonostante il divorzio, continuiamo entrambi a voler bene a Ivana, e, lo dico da immigrato negli Stati Uniti, anche all’America».