Sorrida Prego Novella 2000 n. 30 2020

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Sorrida Prego di Emanuele Puzzilli: non solo muscoli, ma anche sorriso

Redazione | 17 Luglio 2020

Il dottor Emanuele Puzzilli approfondisce la correlazione tra dentatura perfetta e problemi posturali: non bastano i muscoli, per stare bene. […]

Il dottor Emanuele Puzzilli approfondisce la correlazione tra dentatura perfetta e problemi posturali: non bastano i muscoli, per stare bene.

Nelle scorse settimane abbiamo affrontato il tema dei collegamenti che ci sono tra i problemi ai denti e la postura del corpo. Mal di testa frequenti, mal di schiena cronici, difetti nel passo, sono tutti disturbi che possono avere la loro causa in bocca.

Oggi voglio fare un passaggio ulteriore e parlarvi di come l’allineamento dei denti influisca anche sul sistema muscolare, sempre passando da testa e collo. Lo sanno bene gli sportivi, che sempre più spesso riescono a risolvere problemi muscolari proprio analizzando la posizione dei loro denti e intervenendo di conseguenza.

Dai denti ai muscoli

Partiamo da un’osservazione che tutti possiamo fare, anche senza essere atleti di professione. Ogni volta che siamo chiamati a fare uno sforzo fisico, tendiamo a serrare i denti. In quel momento, se la nostra dentatura non è ben allineata e sincrona anche lo sforzo muscolare esercitato dalla mandibola è sbilanciato e si ripercuote negativamente sul cranio e da lì su tutto il fisico.

A questo punto, il corpo reagisce cercando un nuovo equilibrio, ed ecco che sorgono i problemi muscolari,
le cefalee e i dolori lombari, la maggiore esposizione ad infortuni. Gli effetti sono a cascata, a volte facciamo fatica anche ad immaginarli. Basti pensare che una colonna vertebrale con curve non fisiologiche si può tradurre in problemi all’apparato respiratorio o a quello intestinale. Quindi, se per una persona normale è sufficiente avere una sincronia del morso pari al 60-70%, un atleta deve puntare alla perfezione, per poter essere sempre al suo massimo.

Il bite sportivo

Intervenire per risolvere il problema, però, richiede di identificare bene la causa. Cosa provoca il disallineamento dei denti? In molti casi il problema è strutturale: i denti sono cresciuti storti, si sono mossi nel tempo per cause esterne che possono essere diverse (una su tutte, la lingua che esercita una pressione eccessiva).

In altre circostanze, la responsabilità può essere di una protesi fatta male, come una capsula sbagliata o un’otturazione incongrua.

Per arrivare a una diagnosi corretta io utilizzo un metodo integrato, che abbraccia diverse specialità. Sicuramente è necessaria una visita occlusale per controllare la situazione della bocca, ma è importante anche allargare l’orizzonte con una visita extra-occlusale.

All’occorrenza si possono poi aggiungere esami diagnostici specifici, come l’ortopanoramica e i test kinesiologici, e coinvolgere altri specialisti: dal logopedista all’ortopedico.

Il metodo olistico, di cui abbiamo già parlato, è sempre quello più fruttuoso. Se alla fine di questo percorso ci si rende conto che il problema è in bocca, si interviene di conseguenza.

Può essere necessario smontare e realizzare ex novo una vecchia protesi, oppure raddrizzare i denti con un apparecchio.

Molto utile, in diversi casi, è anche il bite, che in ambito sportivo trova un campo di applicazione privilegiato. L’uso del bite sportivo permette di evitare microtraumi, prevenire le contratture, aumentare la forza e la resistenza, migliorare la concentrazione. Dei miglioramenti fondamentali per un agonista.

a cura di Emanuele Puzzilli