Studio Resente Novella 2000 n. 47 2020

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Studio Resente: per dare un senso a quest’anno

Redazione | 11 Novembre 2020

Bisogna tornare a respirare nonostante il Covid-19: l’opinione di Alessandro Resente sul nuovo numero di Novella 2000 da oggi in […]

Bisogna tornare a respirare nonostante il Covid-19: l’opinione di Alessandro Resente sul nuovo numero di Novella 2000 da oggi in edicola.

Dobbiamo assolutamente dare un senso positivo a quest’anno, superando tutto il male della pandemia. Certamente, il dolore per chi ha perso un proprio caro a causa del Covid-19 così come la sofferenza di chi è stato contagiato pesantemente non potranno mai essere dimenticati. Ma dobbiamo reagire a queste imposizioni e blocchi, ponendo l’essere al centro della nostra vita e vivendo meno di apparenze.

Deve essere per ognuno di noi un importante momento di riflessione, per comprendere il vero senso della vita e imparare a gustarsela apprezzandola anche nelle piccole cose. Purtroppo, il correre che caratterizzava le nostre giornate ha fatto sì che si venissero a perdere certi valori fondamentali così come alcuni piaceri.

Dobbiamo essere noi che desideriamo e vogliamo essere migliori. Una telefonata a un amico, il piacere della colazione al mattino, comprare una cosa gustando l’acquisto. Sì, torniamo al bello, riscopriamo il nostro gusto, la gioia del desiderio! Coccoliamoci ritrovando i nostri piaceri, in parte annientati dalla generalizzazione dei consumi, e le emozioni che essi suscitano. E nello stesso tempo diamo più importanza ai veri valori, coltivandoli ogni giorno.

Per questo vi riporto una breve poesia trovata tanti anni fa a Londra in un biglietto, che mi auguro scaldi i cuori e vi prepari a vivere un Natale pieno d’amore.

Grazie per essermi amico
Quando le cose sono confuse, le discuto con te finché prendono senso

Quando mi capitano cose belle sei il primo al quale lo dico, così da poter condividere la mia felicità
Quando non so cosa fare in una situazione, chiedo il tuo consiglio e lo valuto attentamente

Quando mi sento solo, ti chiamo perché non mi sento mai solo con te
Quando ho un problema, chiedo aiuto a te perché la tua saggezza mi aiuta a risolverlo
Quando voglio divertirmi, voglio farlo con te perché insieme ci siamo sempre divertiti
Quando voglio parlare con qualcuno, lo faccio sempre con te perché tu mi capisci
Quando voglio la verità su qualcosa, ti chiamo perché sei onesto
È veramente essenziale che tu sia nella mia vita! Grazie per essermi amico

Basta con il terrore: vogliamo tornare a respirare

Purtroppo il Covid, con i relativi provvedimenti, ha completamente cambiato le nostre città. Il povero e amato Gaber avrebbe dovuto sicuramente cambiare il testo di Com’è bella la città, perché le nostre città sono piene di tristezza.

Le luci si stanno spegnendo gradatamente, non solo per i Dpcm ma anche per le cessate attività. La frenesia che le caratterizzava è venuta meno grazie allo smart working. Questo non è vivere, e voglio gridarlo forte. Che senso ha continuare così, con l’attesa dei dati giornalieri dei contagiati e dei morti? Ma cosa sta succedendo?

Io sono inc**zato, ma tanto. Voglio capire, voglio sapere. Se qualcuno spiega correttamente capisco, ma le dittature e la manipolazione delle informazioni non le sopporto.

Adesso si fanno circa 1.500.000 tamponi alla settimana. Dove li hanno trovati, e perché tutte queste scorte?

Se sapevano che sarebbe arrivata questa seconda ondata, perché non sono stati presi provvedimenti, si sono fatte solo le scorte di tamponi! Perché non si sono strutturate ulteriori sale di rianimazione? Perché non si sono assunti medici e infermieri?

Non sono stati ancora predisposti i protocolli per la cura, chiesti da almeno tre mesi da diversi medici. Adesso sta scarseggiando anche il plasma usato nelle cure. Ma la programmazione com’è stata fatta? Arcuri si è preoccupato di fare l’accordo con FCA per le mascherine, ma le cose più importanti?

Il caso scuola e l’affollamento di virologi in TV

La ministra Azzolina pensava di risolvere il problema dei contagi a scuola con i banchi a rotelle, invece il problema sono i trasporti, e cosa importa se adesso i banchi sono accatastati nei sottoscala dei vari istituti ed è stata nuovamente introdotta la didattica a distanza? Ma allora non dovrebbe rispondere rifondendo allo stato i soldi spesi inutilmente?

Glielo avevano detto tutti, ma lei… Adesso paga! Viviamo in un paese nel quale se uno sbaglia una crocetta nel modello unico viene sanzionato, perché non deve succedere a un Ministro?

E poi tutti questi virologi sanno tutto del futuro, previsioni a go-gò, ma dopo un anno avremmo il diritto di sapere com’è nato questo virus, dove, che caratteristiche ha.

Iniziamo a dare spiegazioni certe e corrette. Anche sui morti, il dato più importante, si forniscano dati suddivisi per età e si precisi quali patologie avevano. Guardando le tabelle, la situazione è ben chiara per fasce d’età. Non ha senso terrorizzare, ma dare giuste e corrette informazioni.

Abbiamo tutti compreso l’esistenza di questo virus, ma in un paese democratico e moderno le informazioni alla popolazione devono essere date in maniera completa e precisa.

Limitiamo la presenza di tutti questi professori che spesso, vista la mancanza di informazioni scientifiche precise, non sono concordi tra loro dando supposizioni che generano panico e stress nella popolazione.

Basta apparizioni televisive in tutte le trasmissioni, non ce n’è bisogno. Dobbiamo convivere con il virus, ma questo non significa doversi trafiggere, riprendiamo a vivere nel rispetto delle norme stabilite, ma basta con questo clima di terrore!

Perché non si spiegano i risultati raggiunti nelle cure e come nella stragrande maggioranza dei casi la cura sia veramente semplice. Il virus non deve essere uno strumento per comandare e guidare! Voglio riprendere a vivere e respirare la vita, voglio che scorra ancora nelle mie vene!