In seguito alle sue dichiarazioni sulle famiglie omosessuali, Lorenzo Fontana viene attaccato anche da Luciana Littizzetto. Ecco le parole della comica.
Sono ormai passate diverse ore da quando il nuovo Ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, ha rilasciato delle contrastate dichiarazioni contro le famiglie omosessuali. Ovviamente, dal primo momento, le frasi dette dall’uomo sono state criticate da tutto il web e da tutti i siti di informazione, schierandosi a favore delle coppie LGBTQ. Anche diversi personaggi dello spettacolo sono intervenuti sulla faccenda, condannando il politico. In seguito anche Geppi Cucciari, durante la diretta della semifinale di Amici 17, ha speso parole a riguardo, favoreggiando le famiglie arcobaleno. Adesso, a prendere parola è Luciana Littizzetto, che durante il suo monologo a Che Tempo Che Fa, si è schierata duramente contro Fontana.
Con l’umorismo che da sempre la contraddistingue, la donna ha, naturalmente, difeso tutte le persone omosessuali, e coloro che sono uniti in matrimonio e che sono riconosciuti dalla legge.
La comica ha così affermato:
“E poi c’è Lorenzo Fontana Ministro per la famiglia e per la disabilità, che questa settimana ha detto che non esistono le famiglie arcobaleno. Esistevano fino a 3 mesi fa, adesso non esistono. Forse bisogna fare una nuova formula, ‘nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, finché Fontana non ci separi’. Io non ho niente contro Fontana, ho degli amici Fontana, però che facciano i Fontana a casa loro e lascino in pace le coppie gay. Se proprio devo scegliere un Fontana, scelgo Jimmy Fontana, che cantava ‘il mondo non si è fermato mai un momento’. Quello mi piace, questo invece mi sembra che si sia fermato al medioevo”
Sta partendo una vera e propria battaglia contro l’uomo, che a causa delle sue affermazioni sta facendo discutere tutto il paese. Anche noi di Novella 2000, ovviamente, supportiamo e sosteniamo tutte le forme di amore, e siamo dalla parte di tutte le famiglie arcobaleno, che devono vedere valere i propri diritti.