Sorrida Prego di Emanuele Puzzilli: la soluzione per combattere il bruxismo

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Sorrida Prego di Emanuele Puzzilli: la soluzione per combattere il bruxismo

Redazione | 28 Agosto 2020

Il bruxismo fa male al sorriso e più in generale al corpo. La soluzione più semplice è una mascherina in […]

Il bruxismo fa male al sorriso e più in generale al corpo. La soluzione più semplice è una mascherina in resina, detta bite. Ecco tutti i dettagli illustrati dal dottor Emanuele Puzzilli per Novella 2000

Mal di denti e mal di testa frequenti, dolore alla cervicale e alla mandibola. A volte fastidi alle orecchie e disturbi nella masticazione. Se vi riconoscete in alcuni di questi sintomi, sottolinea il dottor Emanuele Puzzilli per la rubrica Sorrida Prego, il bruxismo è una delle ipotesi da prendere in considerazione. Potreste aver bisogno di un bite. Ce ne parla il dottor Puzzilli.

D’altra parte, la tendenza a digrignare i denti o a serrarli troppo forte, soprattutto di notte, è molto più diffusa di quanto si pensi. E crea anche molti danni a tutto il corpo, sia in termini di salute sia di estetica. Ad esempio, il blocco formato dal cranio, dalla mandibola e dalla cervicale è direttamente colpito, perché è qui che si scarica lo sforzo generato dal digrignamento. E poi il bruxismo è il principale indiziato quando si soffre di disturbi del sonno.

Il sorriso invecchia prima

Ma a fare le spese di questa costante pressione e del continuo sfregamento sono soprattutto i denti e, insieme a loro, le gengive. Il bruxismo fa invecchiare i denti prima del tempo, perché li consuma, ne usura lo smalto, li rende fragili, più inclini a scheggiarsi o spezzarsi. E se avete in bocca dei ponti o delle otturazioni rischia di farli saltare. Di riflesso, poi, il digrignamento manda in sofferenza anche le gengive, che tendono a infiammarsi e a dare dolore. Insomma, non è proprio il caso di trascurarlo e far finta di niente. Ci si rimette in salute e si compromette anche la bellezza del proprio sorriso.

Il primo passo da fare è capire da cosa sia causato il bruxismo, ovviamente rivolgendosi a uno specialista, perché le diagnosi fai da te non sono mai una buona idea. È molto probabile che il digrignamento abbia origini neurologiche o psicologiche. Il generico riferimento allo stress viene spesso usato a sproposito, come giustificazione semplicistica di qualsiasi problema.

Nel caso del bruxismo, però, è probabile che sia davvero lui il responsabile, se lo si intende come termine che riassume tutta una serie di stati d’animo negativi: rabbia, frustrazione, disagio, tensione emotiva. In altri casi, invece, l’origine di questo disturbo è fisiologica o genetica ed è legate a una particolare conformazione di bocca e mandibole o alla scorretta posizione dei denti.

Un bite personalizzato

La soluzione più utilizzata e più efficace contro il bruxismo è il bite. Una mascherina in resina che si applica sulle arcate dentali e ne impedisce il contatto. Per funzionare, davvero, però, deve essere personalizzato. Infatti, ogni bocca è diversa, cambiano le dimensioni, la posizione dei denti, la loro forma. Il bite, quindi, deve essere modellato tenendo conto di tutte queste variabili, anche per risultare il meno invasivo possibile. In questo modo i pazienti sono anche invogliati a portarlo più tempo e quindi ne aumenteranno le potenzialità.

Infatti il bite può essere indossato in qualsiasi momento, non solo di notte. Più lo si porta e più i denti saranno protetti e si rilasseranno anche i muscoli della mandibola, con benefici a cascata in tutto il corpo. Niente più mal di testa e dolori cervicali, riposo migliore e quindi maggiore serenità e reattività durante la giornata. Insomma, la qualità della vita migliora nettamente e vi assicuro che anche il sorriso sembra più splendente, perché più sano e rilassato.