Scavia Novella 2000 n. 6 2023

NEWS

Torniamo a sorridere: il professor Stefano Scavia risponde ai lettori

Redazione | 25 Gennaio 2023

Il professor Stefano Scavia risponde alle domande dei lettori di Novella a tema odontoiatria ed estetica dentale

Inestetismi e asimmetrie

Avevo la bocca storta, nel senso che i denti erano più lunghi da una parte che dall’altra e la linea del sorriso era asimmetrica. Ho speso un sacco di soldi per mettere sotto quattro impianti e la bocca è più storta di prima. È normale?

Purtroppo un errore molto comune, quando si ha un problema che coinvolge l’intera occlusione, è quello di limitarsi a curare il singolo dente o pochi elementi.

Così facendo non solo si lascia inalterata la problematica di base, ma anche le cure eseguite saranno per forza adattate al quadro generale, risultando inevitabilmente non ottimali.

In questi casi l’approccio corretto è quello multidisciplinare, in cui diversi specialisti integrano competenze specifiche per curare la bocca nel suo complesso.

Il piano di trattamento sarà indubbiamente più lungo ed impegnativo, perché nella maggior parte dei casi sarà necessario intervenire su tutta l’arcata dentaria. Ma è obbligatorio informare il paziente di questo, poichè solo così sarà possibile risolvere in modo soddisfacente tutti i problemi funzionali ed estetici della bocca.

Di cosa sono fatti gli impianti

Che tipi di materiale sceglie per gli impianti dentali?

Gli impianti al paziente sembrano tutti uguali, basta che siano di titani, ma in realtà non è così. Sono dei prodotti che hanno subito, soprattutto negli ultimi decenni, delle evoluzioni incredibili sia per la struttura che li compone che per il loro disegno meccanico.

Oggi si sta studiando di rendere le loro superfici biologicamente attive. Detto questo, nonostante si utilizzino gli impianti più evoluti presenti sul mercato, questo da solo non basta. È fondamentale gestire correttamente anche i tessuti attorno al dente, e inserire l’impianto in una posizione corretta e ottimale per la realizzazione della protesi.

Fidarsi del dentista

Come faccio a fidarmi del mio dentista? Ogni volta che ci vado mi trova almeno 4-5 carie. Ma io come faccio a sapere di avere davvero i denti cariati?

Oggi, per effettuare una diagnosi, abbiamo degli strumenti e delle tecnologie molto avanzate che consentono un dialogo audiovisivo con il paziente. Il mio team ed io per esempio, quando eseguiamo una visita, prima ancora di dare al paziente un preventivo, gli illustriamo ogni singola problematica attraverso radiografia 2D e 3D, immagini digitali prese con microcamera ad alta risoluzione e video ad elevato ingrandimento.

Questo è fondamentale per spiegare e mostrare ogni singola problematica dentale, per creare con il paziente una comunicazione chiara e limpida, consentendo al tempo stesso di salvare i dati nella cartella clinica. Passaggio, questo, fondamentale per pianificare un piano di trattamento estremamente performante.

Se le gengive si ritirano

I miei denti sono curatissimi, ma ho un dubbio sulle gengive: mi sembra che si stiano ritirando, può essere?

I dati scientifici ci dicono che il 50 percento della popolazione maggiorenne soffre di una o più recessioni gengivali. Cioè, una perdita di tessuto intorno al dente tale da esporre una parte della superficie della radice.

Il problema è che spesso le recessioni gengivali non vengono diagnosticate o vengono ignorate. Essendo un trattamento estremamente specialistico, possono non essere notate dai colleghi e il paziente spesso, non avvertendo dolore, ignora il problema fino a quando non diventa molto grave. Talvolta al punto da compromettere la sopravvivenza del dente naturale.

a cura di Stefano Scavia