Il paese sotto shock mentre emergono i primi retroscena sulla morte di Sadjide Muslija, avvenuta nella sua abitazione di Pianello Vallesina.

La comunità di Pianello Vallesina vive ore di angoscia dopo il femminicidio di Sadjide Muslija, trovata senza vita nella sua casa nella tarda mattinata del 3 dicembre, mentre i carabinieri ricostruiscono quanto accaduto con l’attenzione rivolta al marito ferito e ora indagato per omicidio aggravato.

La scoperta del corpo è avvenuta dopo la segnalazione del datore di lavoro della donna, che ha allertato le forze dell’ordine perché preoccupato dalla sua inusuale assenza in azienda, fatto che ha subito destato timori crescenti.

I militari arrivati nell’abitazione hanno trovato la donna ormai priva di vita e, poco distante, il marito ferito, in circostanze che restano al vaglio degli investigatori impegnati a delineare un quadro coerente degli eventi.

Gli inquirenti stanno esaminando un tubo di ferro da cantiere rinvenuto all’esterno dell’abitazione, possibile arma del delitto che potrebbe offrire elementi decisivi per comprendere la dinamica dell’aggressione.

Le prime ricostruzioni indicano un contesto familiare complesso, mentre gli investigatori cercano riscontri su eventuali conflitti pregressi e analizzano le ultime ore trascorse dalla coppia per chiarire l’origine dell’alterco.

La procura segue la linea dell’omicidio aggravato e sta disponendo accertamenti tecnici, tra cui l’autopsia sul corpo di Sadjide Muslija, per definire con precisione le ferite e il momento della morte.

Il paese osserva con inquietudine l’evolversi dell’inchiesta, mentre amici e colleghi della donna ricordano una presenza discreta e laboriosa, lasciando emergere il dolore per una tragedia che scuote l’intera comunità.

Dario Lessa