Senza Cri e il toccante monologo sull’identità non binaria a Le Iene (VIDEO)
Il discorso toccante di Senza Cri a Le Iene
Ieri sera durante la puntata de Le Iene, Senza Cri ha portato in TV un toccante monologo sull’identità non binaria. E il suo discorso è di fondamentale importanza.
Il monologo di Senza Cri a Le Iene
A seguito dell’esperienza a Sanremo Giovani dove, per un soffio non ha ottenuto il pass per Sanremo 2026 tra le Nuove Proposte, Senza Cri ha fatto ritorno in TV. L’artista è stato ospite dell’ultima puntata de Le Iene e sul palco ha portato un monologo di fondamentale importanza sull’identità non binaria, sulla fragilità, responsabilità e coraggio.
Senza Cri, cantante non binario, ha deciso di esporsi senza riserve, mettendo in relazione la propria identità con la musica. Il suo monologo non si è limitato a spiegare, ma è stato una vera e propria affermazione della propria esistenza, un racconto intimo ma anche autentico:
“Sapete cos’hanno in comune la mia identità e la musica? Anche chi non ne sa niente ne parla. Sono una persona non binaria e i miei pronomi sono il neutro e il maschile. L’identità di genere di una persona non binaria si colloca al di fuori della dicotomia maschile femminile. L’innocenza mi portava a vivere e basta, ma più crescevo e più c’era qualcosa da spiegare. Come se la mia esistenza non potesse essere motivabile in quanto viva, ma in quanto lecita”, ha aggiunto Senza Cri.
Le parole del cantante
Nel suo intervento, Senza Cri ha parlato della propria esperienza come persona non binaria, utilizzando un linguaggio diretto e sincero, lontano dalle definizioni convenzionali. Si è concentrata sul peso del giudizio degli altri, sulla continua necessità di giustificarsi e sulla difficoltà di crescere in un corpo che cambia senza essere mai pienamente riconosciuti:
“E quando il corpo cambiava, l’anima si faceva più piccola e chiedeva pietà. Ho stretto il petto fino a farmi male. E mi dicevano: ‘ma così respiri?’ Ed io non conoscevo altro modo. Solo chi conosce il peso dello sguardo degli altri si premura di non far mai piangere un paio di occhi”.
E ancora: “Credevo di essere un problema e mi chiedevo: ma perché non posso essere una pecora bianca? Poi ho capito che essere l’anomalia, la pecora nera, era una responsabilità fatta di sofferenze, ma anche un percorso verso il futuro. Il mio. E se la domanda è ‘ah è non binario? E su che binario viaggia?’. Io viaggio sul mio, verso una stazione in cui aspetto agli arrivi una società che ha voglia di fare una rivoluzione gentile, umana davvero”.
Infine: “Io sono Senza Cri, e ho paura. Ma anche coraggio. Il coraggio di non lasciare indietro nessuno. Di ammettere che esisto, che sono. E quando finiranno le parole, quando finirò anch’io, continuerà a parlare tutto quello per cui vivo. La musica”.
Le parole di Senza Cri sono importanti e in pochi istanti sono diventate virali in rete tra i fan e non solo.
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