Addio a Paolo Bontempi: l’uomo che ha portato la musica nelle case degli italiani
Si è spento a 93 anni l’ingegnere che ha trasformato le pianole colorate in un simbolo generazionale della cultura popolare…
Si è spento a 93 anni l’ingegnere che ha trasformato le pianole colorate in un simbolo generazionale della cultura popolare
La comunità di Montelupone e l’intero distretto industriale marchigiano piangono la scomparsa di Paolo Bontempi, l’illuminato ingegnere che ha rivoluzionato l’approccio dei più piccoli alla musica. L’imprenditore si è spento serenamente all’età di novantatré anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore di chi è cresciuto suonando le sue leggendarie tastiere di plastica colorata.
Negli anni Settanta la sua visione trasformò radicalmente il mercato dei giocattoli, portando organi e pianole elettroniche all’interno di milioni di case italiane e di tutta Europa. Quegli strumenti non erano semplici svaghi pomeridiani, ma rappresentavano veri e propri simboli di un’epoca che guardava al futuro con ottimismo e una grande creatività tecnologica.
La notizia del suo decesso ha raggiunto il grande pubblico soltanto nelle ultime ore, rispettando la volontà della famiglia di mantenere un estremo riserbo sui dettagli del lutto. Le esequie si sono infatti svolte in forma strettamente privata prima delle festività natalizie, permettendo ai cari un ultimo saluto intimo lontano dai riflettori della cronaca quotidiana.
Seguendo le sue disposizioni personali, la salma riposa ora nel cimitero di Recanati, città simbolo della poesia marchigiana che accoglie degnamente questo pioniere della moderna imprenditoria nazionale. L’azienda Bontempi resta ancora oggi un punto di riferimento globale, testimoniando la capacità dell’ingegnere di coniugare la precisione meccanica con la magia universale delle sette note musicali.
Il suo lascito culturale sopravvive in ogni nota accennata da un bambino su una tastiera, confermando come il genio italiano sappia unire sapientemente l’industria al gioco educativo. La storia di Paolo Bontempi racconta un’Italia capace di sognare in grande attraverso oggetti semplici, capaci di trasformare una stanza qualunque in un piccolo palcoscenico per giovani talenti.