Alda D’Eusanio si prende qualche soddisfazione prima del ritorno televisivo su Tv8. La giornalista allontanata dalla TV di Stato confessa: “In Rai non si vive bene”.
Alda D’Eusanio è uno di quei personaggi della cui professionalità la TV di Stato ha inspiegabilmente deciso di privarsi. Abile nel proprio lavoro, giornalista di grande sensibilità e garbo nell’accompagnare lo spettatore, da anni vive un isolamento ingiustificato. Malgrado qualche rara apparizione in trasmissioni alle quali partecipa come opinionista, infatti, è da tempo che la D’Eusanio non ha un programma tutto suo. Le cose stanno per cambiare, grazie all’intervento di Tv8.
Qui, da questa sera 1 ottobre 2018 alle ore 17.45 la giornalista prenderà il timone di Vite da copertina – Tutta la verità su… Il contenitore di storie, fino a questo momento affidato a un narratore impersonale, avrà ora un volto di riferimento. Alda D’Eusanio si è lanciata nella nuova esperienza dovendo fare i conti con personaggi verso i quali non nutriva necessariamente interesse. Le loro vite, fatte di circostanze al limite o segnate da eventi delicati, l’hanno però aiutata a stabilire un legame. Così la seguiremo mentre racconta di come certe stelle dello star system si siano improvvisamente offuscate. O come altre abbiano avuto una carriera condizionata dalla rivalità con i colleghi.
La carriera della D’Eusanio, piuttosto che di rivalità, è stata costellata dai pregiudizi di qualche gran nome nelle alte sfere per le qualità professionali. Nulla di più ingiusto, soprattutto verso una donna che anche nella vita privata ha dovuto fare personalmente i conti con veri e propri traumi. Ciononostante la conduttrice ha avuto la forza di rianimarsi, tanto nel lavoro quanto dal coma nel quale precipitò per un incidente stradale.
Negli ultimi anni, visto che la TV sembrava averla di nuovo dimenticata, credeva d’essersi rassegnata al ritiro dalle scene. Colpa, ancora una volta, di quella mamma Rai che con lei non ha mai fatto sconti comportandosi piuttosto da matrigna. La D’Eusanio si è tolta perciò qualche sassolino dalla scarpa nell’ultima intervista rilasciata a TVBlog.
Alda D’Eusanio: la carriera in Rai e la più grande ferita
“Mi consideravo in pensione da ormai qualche anno… Arrivavo da esperienze non proprio piacevoli, in Rai non si vive bene e non sono la sola a dirlo. Non è che io faccia la vittima, potrei fare un elenco di professionisti a cui è stato dato il benservito. L’ultimo è stato Giletti, poi Milena Gabanelli, Michele Santoro, Lilli Gruber, Fabrizio Frizzi che per otto anni non ha potuto mettere piede in Rai, anche se adesso gli hanno dedicato un intero studio televisivo… Ci sono tante persone che la Rai ha allontanato”.
La giornalista è stata costretta a farsi un’opinione sulle ragioni del suo destino e di quello dei colleghi, e anche di queste non ha fatto mistero.
“Se non hai l’agente giusto, se non appartieni al gruppo giusto, loro ti colpiscono. La Rai è un’azienda politica, per cui devi far parte di una squadra precisa”.
In un’occasione più delle altre, Alda D’Eusanio ha profondamente risentito di questa situazione. Fu quando in una puntata della Vita in Diretta, dato il suo parere personale sulle condizioni di vita del giovane Max Tresoldi, uscito come lei dal coma ma costretto a dipendere da macchine ed altri aiuti. Le sue esternazioni, formulate in virtù di una simile esperienza, le costarono l’esilio da tutti i programmi Rai per volere dell’allora presidente Anna Maria Tarantola. Di quella vicenda, la D’Eusanio non conserva comprensibilmente un bel ricordo.
“Nessuno mi ha difesa. L’Avvenire mi ha definita indegna di parlare e di pensare, e hanno scritto tante altre cattiverie. Se potessi tornare indietro rifarei tutto allo stesso modo, ma combatterei come una belva per riavere la libertà di parola che mi hanno tolto. Sono stata talmente male per quell’episodio che sono caduta in una depressione molto forte, sono entrata in un coma epilettico. Non volevo più vivere”.
Da questo pomeriggio, però, la D’Eusanio torna ufficialmente alla vita televisiva grazie a Tv8, nella speranza che si sia finalmente aperta per lei una strada senza inciampi.