Emma Marrone è il nuovo direttore artistico dei bianchi (Leggi qui) dopo l’uscita di scena polemica di Morgan, che ha abbandonato il programma (Leggi qui). Dopo che la cantante salentina ha accettato il ruolo, è stato dunque il momento del primo vero incontro con i ragazzi rimasti del suo nuovo team, i cantanti Shady, Mike Bird e Thomas, e il ballerino Sebastian.
Emma si è dunque presentata in casetta, subito molto emozionata. “Sono agitata credo più di voi”, ha esordito Emma dopo aver fatto accomodare i ragazzi. Continuando: “La situazione è molto delicata, non complicata, delicata. Se io sono qua è perché il programma ha chiesto il mio aiuto, così come so che l’avete chiesto anche voi. Proviamo in questa puntata e vediamo se ci sono i presupposti per farvi stare sereni (La puntata relativa al quinto serale è stata registrata il giorno di Pasqua, il 16 aprile, ndr). Poi dopo la puntata capiremo insieme se è il caso che io continui. Sono anche qui perché rispetto realmente le potenzialità di questo programma. Vi chiedo intanto di capire la mia posizione qua dentro che non è facile, perché io non voglio entrare nel merito di ciò che è successo perché non mi riguarda, prepariamo questa puntata un po’ all’arrembaggio, e vorrei che intanto arrivaste su quel palco con il sorriso e la gioia del cuore. Aggiungo anche che non dovete tenervi dentro cose che volete dire, nel modo migliore, con educazione, ma ditelo sempre”.
I ragazzi hanno ringraziato poi la disponibilità della Marrone, capendo perfettamente che è intervenuta in un momento abbastanza difficile per tutti. Dopodiché la cantante ha ribadito che lavorerà a stretto contatto con i già conosciuti Boosta e Alessandra Celentano. “Boosta mi ha aggiornato su come si lavorava in precedenza: i suoi tagli e le sue scelte dovevano passare prima dal precedente direttore artistico”, ha detto Emma. Concludendo: “In questo caso non sarà così. Tutti i brani che deciderà di assegnarvi Boosta con relativi tagli e arrangiamenti, non passeranno da me ma andranno direttamente a voi. Ognuno ha il suo metodo, il suo gusto, è giusto anche che ognuno di voi assorba sia il suo, sia il mio, ma per farlo diventare vostro. Non voglio darvi nessun imprinting in particolare”. Anche Boosta si è mostrato contento: “Qui non c’è un ‘io’, ma un ‘noi'”. Insomma, le premesse sembrano esserci.
Una chiara inversione di tendenza, dunque. Andrà bene la “settimana di prova” con il nuovo direttore artistico?