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Cara Alba Parietti, grazie e auguri, i tuoi 55 anni insegnano una cosa vitale per tutti noi

Roberto Alessi | 3 Luglio 2016

Alba Parietti Compleanni vip

“Poteva andare peggio“, ha confessato Alba Parietti sul suo profilo di Facebook commentando i suoi 55 anni compiuti il 2 […]

“Poteva andare peggio“, ha confessato Alba Parietti sul suo profilo di Facebook commentando i suoi 55 anni compiuti il 2 luglio, ovviamente, furbissima, postando un selfie appena sfornato con una fisicata da far impallidire anche la più tonica delle ventenni. Battute a parte, vale invece la pena di leggere i suoi ringraziamenti a chi le ha accarezzato il cuore in quel giorno.

“Grazie amici miei che capite senza chiedere, che non giudicate… grazie a Francesco, figlio e amore mio, che mi hai festeggiato al mio ritorno perché sapevi quanto oggi ne ho bisogno di quel calore, protezione e comprensione… Grazie a chi dietro la corazza e la mia vana forza vede la fragilità della bambina che viene abbandonata da una madre che pure l’ha amata più della sua vita stessa e da un padre che per salvare l’onore, la dignità e l’orgoglio di una madre e l’amore per lei alle volte non l’ha protetta… Grazie a chi vede oltre il buio e la mia rabbia . Grazie a te di esistere con la tua dolce, assenza più forte di qualsiasi presenza, e di avermi portato in dono un amore mai provato, il mio ultimo insostituibile primo e ultimo grande immenso amore… Grazie a quelli di cui mi fido alle mie amiche sorelle per avermi dato le ali per volare sopra le mie capacità limitate dalla paura di non essere… Grazie a te di avermi detto che il mondo con me è migliore. E perdonami di non aver capito…”

Questa è un po’ la forza di Alba Parietti, la tigre che lascia spazio all’insicurezza, all’ansia, al senso di inadeguatezza che proviamo un po’ tutti, i più intelligenti sicuramente (e lei fa parte della categoria, io solo ogni tanto) anche all’entusiasmo di un amore segreto o appena allontanato (Lambert?). Comunque, Alba, concludo io, con un ringraziamento tutto personale: grazie per volere bene a mia moglie Betta e per avermi insegnato a non gettare mai la spugna, a non mollare mai, nemmeno nei momenti più difficili. Tutti e due, teniamo botta, tra duemila anni moriremo in piedi, magari scoppiando in un’irrefrenabile risata, che non sarà mai l’ultima. Auguri tuo Roberto

 

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