Carolina vs Amaurys
Come sappiamo giovedì sera a tornare in casa è stato Marco Bellavia, che ha avuto un confronto con i Vipponi. Dopo la puntata proprio Amaurys Perez ha parlato di quanto accaduto, ma a intromettersi è stato Charlie Gnocchi, che ha invitato lo sportivo a smettere di nominare Marco. Tra i due c’è stata così una discussione e a dire la sua è stata anche Carolina Marconi, che poco dopo è scoppiata in lacrime a causa della voce grossa fatta da Amaurys. Dopo che la Vippona si è calmata i due hanno avuto un confronto, e la showgirl ha affermato:
“Te non mi vuoi ascoltare perché sono una stupida. Non ti importa del mio parere perché è scemo quello che dico. Quando hai usato quel tono… è troppo, non so come dirtelo. Il tono che hai usato con una ragazza può essere interpretato male. Tu e Charlie siete stati violenti. Non voglio andare contro di te. Adesso stai usando un altro tono, ma quello di prima era esagerato. Sono una donna di 44 anni che riconosce la voce e ha subito tanto. Tu prima avevi un tono brutto. Fidati che mi hai fatto impressione. Io ho vissuto violenze fisiche e verbali. Io ti voglio tanto bene, ma se tu vedi il video come parlavi… Mi hai sollecitato qualcosa, per questo piango. Queste situazioni mi ricordano cose della mia vita che mi infastidiscono. Quando usciremo ti racconterò. Qui non posso parlare di queste cose delicate”.
Non è mancata la replica di Amaurys Perez a Carolina Marconi:
“Il signor tuttologo è arrivato e ho detto no. Questa è stata la mia conseguenza di alzare la voce. […] A me dispiace vederti così. Non è vero che non mi interessa di quello che pensi. Tu mi hai detto che sono violento e autoritario. Non è vero e sono cose diverse. Tu mi dici violento, ma non sai cosa è successo. Ho avuto un tono violento? E il suo non lo era? Sai qual è la differenza? Io sono 1,94 e ho la voce grossa. […] Non sapevo che avessi subito violenza. Sai cosa faccio io ogni anno? Io partecipo in prima fila alle cose contro la violenza sulle donne. Ma io urlavo perché il signor tuttologo è arrivato a dirmi di cosa devo o non devo parlare”.