Chi è Piero Pelù: età, altezza, carriera, figlie, moglie e Instagram

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Chi è Piero Pelù: età, altezza, carriera, figlie, moglie e Instagram

Debora Parigi | 3 Agosto 2020

Sanremo

Chi è Piero Pelù: età, altezza, la carriera dall’esordio a Sanremo 2020, la vita privata, figlie, moglie, le news, la […]

Chi è Piero Pelù: età, altezza, la carriera dall’esordio a Sanremo 2020, la vita privata, figlie, moglie, le news, la biografia e Instagram del cantante.

Chi è Piero Pelù biografia e la musica

Conosciamo meglio chi è Piero Pelù. Il cantante è nato il 10 febbraio 1962, quest’anno quindi compirà 58 anni, a Firenze, città in cui è anche cresciuto. È alto 1,83 m e il suo vero nome è Pietro Pelù. La sua famiglia è originaria di Massa e qui il cantante passa gran parte del suo tempo. Il padre, Giovanni, era un medico radiologo, mentre la madre, Cristina, era casalinga. Piero ha un fratello maggiore (di due anni più grande) che si chiama Andrea, il quale oggi è suo manager.

Fu obbligato dai suoi genitori ad andare al Liceo Dante, mentre lui avrebbe voluto frequentare il Liceo Artistico di Porta Romana. Poi si trasferì al Liceo Michelangelo e qui si diplomò nel 1980 e fu il luogo dove formò la sua prima band. Ha frequentato anche l’università, iscrivendosi prima giurisprudenza e poi a scienze politiche, ma ha abbandonato gli studi per dedicarsi alla sua carriera musicale.

La passione di Piero Pelù per la musica rock ha origine all’età di 8 anni, quando cioè acquistò la prima chitarra, una Eko Eldorado. Poi, due anni dopo, a Parigi rimase folgorato dall’album dei Black Sabbath “Paranoid” e dalla chitarra Tony Iommi. Mentre il primo disco che comprò personalmente fu Revolver dei Beatles. Mentre nel 1976 ha assistito al suo primo concerto rock, cioè quello dei New Trolls.

Quindi, mentre frequentava il liceo classico, si appassionò alla musica e al canto e diventò il frontman di una band liceale, i Mugnions (il nome deriva dal fiumio Mugnone). Iniziò a farsi chiamare Pierotten in onore di Johnny Rotten e anche perché in inglese “rotten” significa” “marcio”. Dopo il diploma partì per un viaggio a Londra attirato dal punk inglese e convinto a rimanere lì. Ma ne rimase deluso e quindi tornò a Firenze.

Piero Pelù con i Litfiba

Finita l’esperienza con il gruppo del liceo, Pierò Pelù si unì ad Antonio Aiazzi, Federico “Ghigo” Renzulli, Gianni Maroccolo e Francesco Calamai dando vita al gruppo Litfiba. Il loro vero e proprio esordio risale al 6 dicembre 1980 alla Rokkoteca Brighton a Settignano, vicino Firenze. Pierò diventò l’autore principale di tutte le canzoni dei Litfiba, diventandone anche il frontman carismatico grazie alla sua estrema teatralità.

Così in poco tempo il gruppo ebbe un grande successo collezionando anche un gran numero di concerti a giro per l’Italia. Nel giugno del 1982 vinsero il 2° Festival Rock Italiano, a Bologna. Ma nonostante l’accoglienza positiva, ebbero difficoltà a trovare una casa discografica con cui firmare un contratto. Dopo alcune collaborazioni, i Litfiba furono notati da un giovane produttore, Alberto Pirelli. Così li scitturò e fondò la I.R.A. Records con la quale il gruppo pubblicò tre album considerati la trilogia del potere, erano infatti basati sul rifiuto del totalitarismo.

Arrivati ad un grande successo anche all’estero, Piero Pelù e i Litfiba passarono alla casa discografica CGD e conquistarono il Disco d’oro con il singolo “Cangaçeiro”. Purtroppo, però, in questo periodo ci fu l’abbandono del bassista Gianni Maroccolo, ma anche la scomparsa del batterista Ringo De Palma, grande amico di Piero Pelù dai tempi dei Mugnions. Così il gruppo dovette reinventarsi, ma i titolari del marchio rimasero Pelù e Ghigo Renzulli.

Negli anni ’90 i Litfiba pubblicarono 4 album ispirati ai quattro elementi naturali. Con numerose raccolte e iniziative in VHS, il gruppo vendette quasi due milioni di copie che vanno a sommarsi al milione venduto nel 1999 con Infinito. Ma le tensioni tra Piero Pelù e Ghigo si fecero sempre più forti e così alla fine del Tour nel 1999, Piero decise di lasciare i Litfiba (fu sostituito da Cabo).

Piero Pelù è tornato nei Litfiba nel 2009 e nel 2010 la band iniziò un lungo tour che ebbe un grandissimo successo. Grande successo lo ebbero anche gli album che pubblicarono e nel 2011, con un mini-tour, toccarono le principali città europee, tra cui Londra. Poi nel 2013 Piero e Ghigo presero una pausa dal gruppo per dedicarsi ai loro progetti. Tornarono a lavorare al nuovo disco nel 2014 che uscì nel 2016: “Eutòpia”. Con i singoli che ebbero un enorme successo, l’album fu Disco d’oro e i Litfiba furono anche premiati ai Wind Music Awards 2017.

Chi è Piero Pelù carriera da solista

La carriera da solista di Piero Pelù è iniziata nel 1999 con il singolo “Il mio nome è mai più” firmato con Ligabue e Jovanotti, i cui incassi furono devoluti a Emergency. Poi con Mina incise Stay with me. Poi apparve in TV con Celentano in un duetto. E nel 2000 ha pubblicato il libro autobiografico Perfetto difettoso.

Il primo album da solista è Né buoni né cattivi preceduto da vari singoli come Io ci sarò e Toro loco. Fu l’inizio della sua carriera vera e propria da solista e iniziarono anche i tour nei palasport all’insegna dello spettacolo in pieno stile circense. Fu ospite a Sanremo nel 2001 e qui lanciò un appello ontro l’uso delle mine antiuomo. Nel 2005 prese parte a Live 8 in favore della cancellazione del debito nei Paesi in via di sviluppo

Il periodo da solista di Piero Pelù fu caratterizzato dal volersi allontanare dal suo passato. Ed infatti arrivò anche a tagliarsi i capelli. Faceva una musica molto più pop e meno rock. Poi piano piano si rinconciliò con esso pubblicando nel 2005 ’99 Live per testimoniare il suo ultimo tour coi Litfiba. Finalmente nel 2006, con il passaggio alla Sony BMG, tornò al suo stile rock e il singolo di debutto fu Tribù. Il nuovo tour lo portò nelle più grandi città europee. Inoltre prese parte, come volontario, di un progetto della ONG italiana Ucodep per migliorare le condizioni di vita e l’istruzione in Repubblica Dominicana. Nel 2007 è stato anche direttore artistico di Fi.Esta, una rassegna musicale estiva del comune di Firenze.

Prima di tornare coi Litfiba, Piero Pelù pubblicò un altro album, fece vari tour musicali e partecipò anche al gruppo Artisti uniti per l’Abruzzo a seguito del terremoto. Nel 2013, durante la prima edizione, è stato uno dei coach di The Voice of Italy. Poi ha pubblicato un nuovo album da solista e nel 2014 è stato di nuovo coach a The Voice. Ha preso parte al mediometraggio Tu non c’eri, curandone anche la colonna sonora. Nel 2015 è stato coach per la terza volta a The Voice. Infine nel 2020 è uno dei concorrenti della 70° Festival di Sanremo con il brano “Gigante”.

La vita privata di Piero Pelù

Adesso che sappiamo chi è Piero Pelù come cantante, scopriamo qualcosa di più di lui riguardo la vita privata. Ha tre figlie avute da due compagne diverse. La prima è Greta, nata nel 1990, che di recente lo ha reso nonno. Poi c’è Linda, nata nel 1995 e infine Zoe nel 2004. Il 14 settembre 2019 si è sposato a Firenze con la pianista Gianna Fratta.

Parlando di religione, si è sempre dichiarato ateo agnostico, ma si è comunque dichiarato devoto a Santa Sarah, cioè la patrona dei Rom. Questo è dovuto alla sua passione nei confronti della cultura gitana, dei viaggi e del suo considerarsi un nomade. Inoltre negli anni ’80 ha detto di avere un forte interesse per il simbolismo, l’esoterismo e i teschi.

Piero Pelù è un grande appassionato di calcio e un grandissimo tifoso della Fiorentina. Inoltre ha fatto parte della squadra di calcio Dinamo Rock. Nella sua vita c’è anche la passione per il vino. Infatti ha risiueduto per anni a San Casciano Val di Pesa dove produce Vino Chianti con marchio Gallo Nero. Dal 2015 è ideatore e organizzatore della Mosquito’s Way, una parata itinerante di bicimotori e ciclomotori storici e vintage. Nel 2018 ha preso parte alla Mille Miglia e dal 4 maggio 2019 è cittadino onorario Oliena, in provincia di Nuoro.

Da sempre dichiaratosi anarchico, pacifista e obiettore di coscienza, fin da giovanissimo è stato impegnato nel sociale. Nel 1986 organizzò il concerto contro la mafia a Palermo e vi partecipò insieme ai Litfiba. Nel 1991, sempre con loro, partecipò alla Marcia della Pace Trieste-Sarajevo. Poi nel 1996, insieme alla compagna di quel tempo, andò in Sierra Leone dove c’era la guerra civile dando vita ad un progetto con Emergency per la costruzione di ospedali. In generale ha intrapreso un’intensa attività con Emergency e il WWF tanto da ricevere un premio nel 2001. E nel 2005 fu direttore artistico e organizzatore al Nelson Mandela di Firenze di Artisti toscani contro la pena di morte. Oggi è anche impegnato nella pulizia delle spiagge: dopo una vicino a Grosseto lo farà anche a Sanremo proprio in occasione del Festival.

Piero Pelù sui social

Adesso che abbiamo molte informazioni su chi è Piero Pelù, come può essere seguito sui social network? Il modo migliore è sicuramente attraverso il profilo Instagram ufficiale che oggi vanta quasi 75 mila follower.

Il rocker fiorentino è molto amato, ma possiamo notare che il suo social è ricco soprattutto di post riguardanti i suoi tour e i suoi album. Ma visto che è molto attento al sociale, non mancano le sue iniziative benefiche e ultimamente quelle ambientali.

Non passiamo nascondere che ci sono anche tante persone che si trovano in disaccordo con le sue idee e le sue denunce dirette. Ma Piero Pelù non è uno che si lascia scalfire ed è sempre andato avanti per la sua strada.