A Verissimo la testimonianza della conduttrice: le cure, l’attesa dei prossimi esiti clinici e la forza trovata nell’amore della figlia Verdiana

Il ritorno in tv per raccontare come sta

Enrica Bonaccorti torna nello studio di Verissimo per raccontare, senza filtri e senza retorica, la sua battaglia contro il tumore al pancreas. Una testimonianza lucida, segnata dalla consapevolezza della malattia ma anche da una forza emotiva che nasce dagli affetti più vicini.

“Non ho tante speranze, ma non sono disperata”

Con parole misurate, la conduttrice ha spiegato il suo stato d’animo attuale. Ha ammesso di non nutrire grandi speranze, ma allo stesso tempo ha chiarito di non sentirsi sopraffatta dalla disperazione. Un equilibrio fragile, costruito giorno dopo giorno, che le permette di affrontare la realtà senza negarla.

Le cure affrontate e la risposta del corpo

Bonaccorti ha raccontato di aver affrontato sia la chemioterapia sia la radioterapia, spiegando di averle tollerate meglio del previsto. In questa fase si sente più forte e più positiva, anche se non nasconde una sensazione di debolezza fisica che convive con una qualità di vita comunque dignitosa.

L’attesa per il prossimo passo clinico

Il momento decisivo arriverà tra poche settimane. Enrica Bonaccorti ha spiegato che i risultati della radioterapia non sono immediati e che solo tra meno di un mese sarà possibile capire cosa ha funzionato e cosa no. Da lì dipenderà la scelta se proseguire con le cure o fermarsi. Una fase di attesa carica di interrogativi, ma anche di apertura a ogni possibilità.

Il sostegno della figlia Verdiana

Accanto a lei, come sempre, la figlia Verdiana. La conduttrice ha sottolineato quanto l’amore e l’attenzione ricevuti in famiglia siano stati fondamentali in questo percorso. Verdiana ha ribadito con forza la sua presenza costante, definendo la madre una delle sue ragioni di vita e raccontando anche il valore della rete di amicizie che le sta sostenendo.

Vivere il presente, senza illusioni

Nel suo racconto non c’è spazio per illusioni, ma nemmeno per il vittimismo. Bonaccorti ha spiegato di sentirsi bene, pur nella fragilità, e di aver imparato che anche così si può continuare a vivere. Con una frase che lascia aperto uno spiraglio, ha ammesso che solo il tempo dirà se le cure avranno portato a una guarigione.