Dal 7 gennaio cambia l’accesso a uno dei simboli di Roma: biglietto obbligatorio per i non residenti, nuove regole e incassi destinati alla tutela del monumento

Una svolta storica per uno dei simboli di Roma

La Fontana di Trevi si prepara a cambiare volto. A partire dal 7 gennaio 2026, per i turisti non residenti a Roma sarà necessario pagare un biglietto per accedere all’area più vicina al monumento. Una decisione destinata a far discutere, ma che nasce dall’esigenza di proteggere uno dei luoghi più iconici e affollati al mondo.

Quanto costerà vedere la Fontana di Trevi

Il ticket previsto sarà di due euro. Una cifra simbolica, pensata non come barriera economica, ma come strumento di regolazione dei flussi. Resta invece gratuito l’accesso per i residenti a Roma, che continueranno a vivere la Fontana come parte integrante della quotidianità cittadina.

Come cambierà l’accesso all’area

Il nuovo assetto prevede una distinzione chiara tra visitatori e romani. Due corsie separate consentiranno l’ingresso: una riservata ai turisti, soggetti al pagamento del biglietto, e una dedicata ai residenti. Le attuali transenne verranno sostituite da paletti in ottone, con l’obiettivo di rendere l’area più ordinata e coerente con il contesto storico. Il pagamento potrà avvenire anche con carta di credito.

Una scelta per tutelare il monumento

L’amministrazione capitolina ha motivato la decisione con la necessità di preservare la Fontana di Trevi, messa a dura prova da un afflusso continuo e spesso incontrollato di visitatori. Il progetto è stato sostenuto dall’assessorato al Turismo e ai Grandi Eventi come parte di una strategia più ampia di gestione sostenibile del patrimonio artistico.

Ph Matteo Nardone IPA