Francesca viva per miracolo
Le botte subite hanno fatto perdere i sensi a Francesca De André e quando si è ripresa ha trovato l’aiuto di una vicina di casa che subito si è messa in moto per chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine. Questo quello che ha raccontato Francesca:
“Mi ha portato da lei e, spaventata, ha chiamato Carabinieri e ambulanza. Ma anche lui li aveva chiamati, per coprirsi le spalle. Il comandante Massimiliano De Luca, al quale devo tutto, ha capito immediatamente la situazione. In quel momento è successo il delirio. Lui è scappato da dietro casa, nel bosco, portando con sé il mio telefono dove c’erano le prove di altre aggressioni. Non volevo denunciare ma questa volta la denuncia era d’ufficio perché colto in flagranza di reato. Poi lo hanno preso e io sono finita in codice rosso in ospedale”.
In ospedale prima le hanno dato 20 giorni di prognosi, ma questo è stato un dramma perché sotto i 20 giorni non potevano trattenerlo in custodia. Francesca De André ha quindi rivelato cosa è venuto fuori dalle analisi più approfondite: “La tac alla testa però ha evidenziato un trauma cranico e poi c’era il corpo completamente tumefatto. I capi d’accusa così sono aumentati e spero che la legge lo spedisca in carcere, dove gli auguro il peggio, perché uomini così devono pagare”.
Siamo molto vicini a Francesca per quanto le è successo. Le ferite fisiche sicuramente guariranno, ma quelle interne, dell’animo saranno ancora più profonde e difficili da risargire. Invitiamo come sempre tutte quelle donne che vivono situazioni come quella di Francesca a denunciare, a non credere di poter salvare uomini violenti.