Francesca Verdini Novella 2000 n. 9 2021

Spettacolo | Vip Style

Francesca Verdini produttrice del primo film da regista di Fabrizio Moro

Redazione | 17 Febbraio 2021

Francesca Verdini racconta a Novella la nuova esperienza da produttrice, dalle web serie al primo film per la regia di Fabrizio Moro.

Intervista a Francesca Verdini

La maggior parte del pubblico la conosce come fidanzata di Matteo Salvini, leader della Lega, e figlia di Denis Verdini. In pochi sanno che Francesca Verdini è anche una professionista delle produzioni di video, che dopo anni da dipendente ha deciso di mettersi in proprio fondando la società La Casa Rossa.

La sentiamo al telefono quando ha appena lanciato on line la prima puntata di elleEenne, web serie dedicata ai bambini. E l’accento toscano esalta la soddisfazione del debutto.

Francesca, fino a oggi di lei si sapevano gli affetti famosi, e la collaborazione con suo fratello Tommaso nel ristorante PaStation. Da quando ha una casa di produzione?

“Ormai sono quasi due anni, ma uno di questi è andato via con la pandemia”.

Non un periodo felicissimo per lanciare una nuova attività.

“Abbiamo usato questo tempo per pensare e scrivere elleEenne, la web serie per bambini che abbiamo appena lanciato. La prima puntata è stata messa on line su Youtube il 9 febbraio, per il Safer Internet Day, giornata europea dedicata alla sicurezza in rete”.

Perché avete scelto questa data?

“Perché elleEenne ha un contenuto educativo per i bambini. Non insegna a stare composti a tavola, è sempre un programma divertente, ma dà suggerimenti per gestire le insidie che possono derivare dalla rete”.

Di cosa parla elleEenne

I dati sul cyberbullismo sono inquietanti. Aumentano i casi di giovani vittime di raggiri, truffe, violenze. E si abbassa anche l’età. Perché?

“Sicuramente con la pandemia è aumentata la diffusione dell’uso della rete come intrattenimento per i ragazzi e i bambini. Tutti chiusi in casa, c’è meno da fare. In più, i genitori non conoscono le piattaforme digitali a disposizione dei figli. Quanti quarantenni si muovono a proprio agio su Tik Tok, per esempio?”.

E dunque come se ne esce?

“La nostra idea è partita dall’osservazione. Abbiamo guardato quello che guardano i bambini su YouTube, fatto nostro il linguaggio cui sono abituati, e prodotto una serie che con lo stesso linguaggio fornisse anche indicazioni su come comportarsi in situazioni di potenziale pericolo. Per esempio, nella prima puntata i due protagonisti ricevono un messaggio da uno sconosciuto, e subito devono riferirlo a mamma e papà”.

Siamo al vecchio “non accettare caramelle dagli sconosciuti”. Solo che ora gli sconosciuti arrivano direttamente in casa, e da ovunque.

“Non è gestibile, se non con un’educazione che parte dai più giovani. Le vittime di vessazioni su internet sono ragazzini dai 12 ai 16 anni. Noi ci rivolgiamo a una fascia di età più bassa, dai 5 ai 10 anni, con l’idea di dare ai più piccoli gli strumenti per gestire i pericoli quando saranno più esposti”.

Youtube, Disney e primo film

Perché avete scelto YouTube come canale di diffusione?

“È lo strumento più adatto per noi. Perché offre la possibilità di creare sezioni protette, dedicate ai bambini, e dunque dà garanzie maggiori alle famiglie. Un po’ come la Disney per le generazioni passate, è un marchio di intrattenimento di cui i genitori si fidano”.

Anche se ultimamente c’è chi ha preso di mira anche Disney, condannando alcune scene di Dumbo e degli Aristogatti come diseducative. I ragazzini però vanno anche su Instagram e soprattutto Tik Tok, non è necessario essere anche lì?

“Tik Tok ha una gestione isterica dei contenuti, una logica sfuggente che non si sposa con la nostra idea. Oltre al fatto che ufficialmente non ammette iscritti sotto i 13 anni. Abbiamo post anche lì e su Instagram, ma sono soprattutto contenuti che rimandano alla serie su YouTube”.

Altri progetti in cantiere con La Casa Rossa?

“Per ora abbiamo prodotto 50 episodi di elleEenne, ma contiamo di andare avanti. E poi abbiamo iniziato le riprese del nostro primo film. Si intitola Ghiaccio, i registi sono Alessio De Leonardis e Fabrizio Moro, il cantante, entrambi esor- dienti dietro la cinepresa”.

a cura di Massimo Murianni