Rachel WomanZeta

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Intervista a Rachel, fondatrice di WomanZeta

Redazione | 9 Gennaio 2024

La nostra intervista a Rachel, che dà voce al mondo femminile con la sua community di sole donne impegnate nel marketing online

Chi è Rachel?

“Sono molte cose, spesso dico che ho varie personalità perché in qualsiasi momento devo diventare un certo tipo di persona per essere in grado di adattarmi o di operare in un certo ambiente.

La maggior parte di noi ha varie personalità, ma non vogliamo riconoscerlo, accettarlo, e per questo le persone sono infelici. Ho varie personalità per quanto riguarda il mio carattere: a volte voglio insultarti, a volte voglio far uscire il tuo potenziale, a volte voglio riempirti di regali e a volte non voglio vederti. (ride)

Vengo da un background interessante, e penso che la mia educazione abbia fatto si che io sia la persona che sono oggi.

L’infanzia e gli inizi della carriera

Sono cresciuta nel mondo del design e della moda. A 16 anni sono stata innestata dalla mia famiglia nella città di Valencia per scelte familiari, dopo aver passato tutta l’adolescenza con mia mamma nella periferia di Roma. Sono figlia di un papà imprenditore di estremo successo, ma ho sempre vissuto con mia mamma, donna di una forza inestimabile.

Fino al 2020 ero una barista e una studentessa di criminologia. C’era pero qualcosa che mi preoccupava: guardavo il mondo del lavoro che con l’avvenuta del Covid iniziava a essere sempre piu complesso, probabilmente sempre meno sicuro, soprattutto per una donna (basta vedere il tasso di occupazione femminile e rabbrividisco). E c’era una cosa che non mi lasciava in pace: poter dire a mamma ‘Non preoccuparti di nulla. Riposati, ho i soldi per fare tutto’. Con il lavoro che avevo, però, non potevo crearmi un futuro e allo stesso tempo aiutarla.

Un giorno di quattro anni fa il mio fidanzato inizia dei tentativi di inserimento nel digital. Mi unisco a lui, e insieme iniziamo a capire che c’era qualcosa di interessante dietro questo mondo di formatori che vendevano corsi riguardanti metodi lucrativi per monetizzare attraverso algoritmi sulle varie piattaforme.

Allora decido di intraprendere in maniera un po’ timida un percorso nel network marketing insieme a un gruppo di ragazzi giovanissimi, sino ad accorgermi che ineffetti tutto il mondo dell’imprenditoria e in particolare quello dell’imprenditoria digitale aveva grandissime falle sul versante femminile. Non c’erano importanti esponenti, e io cercavo qualche punto di riferimento che però faticavo a trovare.

La fondazione di WomanZeta

Così decido di fondare una community che mettesse al centro la figura della donna lavorando su tutto quell’ambito di formazione. Una community che desse un qualsiasi tipo di supporto a una ragazza-donna che volesse inserirsi in questo mondo ma che avesse incertezze tecniche ed emotive su come sviluppare una propria attività imprenditoriale partendo da zero.

Oggi dentro di me risento quella immensa voglia di avere un impatto sulla vita di quante donne possibile, per operare una vera e propria trasformazione in questo settore imprenditoriale sempre più rosa.

Nel 2021 dunque nasce WomanZeta, la prima community digitale di sole donne in Italia legata alla crescita personale, alla consapevolezza personale, all’affermazione imprenditoriale in Italia-Europa.

Ringrazio le mie socie: Cecilia De Filippi, Marta Urbano, Giorgia Giannatempo e Ludovica Iannolo. Ognuna di loro è parte fondamentale del successo di questo progetto, e sono la dimostrazione che le donne unite muovono montagne.

Rachel e le colleghe di WomanZeta

L’obiettivo di ogni leader di WomanZeta è quello di aiutare decine di migliaia di donne in tutto il globo a diventare imprenditrici di grande spessore. E per conseguire questo goal WomanZeta mette a disposizione un ecosistema completo, aggiornato e costantemente in linea con le esigenze delle members della community, e al tempo stesso della richiesta da parte del mercato del lavoro.

WomanZeta si pone l’obiettivo di diventare una famiglia per ogni donna che voglia sentirsi valorizzata appieno, avendo a disposizione sia strumenti pratici sia un ambiente altamente stimolante, al fine di realizzare i propri sogni e ottenere lo stile di vita desiderato.

Tutto questo è realizzato avendo piena conoscenza delle dinamiche psico-caratteriali proprie del genere femminile, mettendo a disposizione strumenti, formazioni, supporto e collaborazioni scelte ad hoc, al fine di essere performanti al 100% per una donna”.

Le prossime attività di Rachel

Hai dei progetti futuri?

“Assolutamente sì, ma per ora voglio spoilerarvene solo uno: è arrivato il momento di presentarvi The Awakening, il risveglio, un evento che ha lo scopo di far comprendere che il binomio donna-carriera è un binomio vincente, all’avanguardia e assolutamente accessibile a tutte.

Ispirazione e informazione sono le due parole d’ordine di quest’evento: troppe donne, in Italia, sono ignare delle effettive risorse di cui dispongono naturalmente, e soprattutto non sono a conoscenza delle reali possibilità che il mondo del lavoro, nel XXI secolo, mette a disposizione per diventare libere imprenditrici titolari di sistemi e imprese: ecco perché “Il Risveglio”.

Crediamo che offrire valore di elevata qualità a chiunque lo desideri sia un grande privilegio: è per tale motivo che teniamo a ospitare donne di grande successo sui nostri palchi, al fine di ispirare, insegnare ed educare attraverso i loro esempi e le loro esperienze di vita tutte le donne presenti al Seminar.

Seguitemi su Instagram per scoprire quando si terrà e dove”.

I consigli di Rachel

Come ti vedi tra 5 anni?

“Sinceramente vedo WomanZeta nelle scuole, le statistiche dell’occupazione femminile completamente ribaltate, donne indipendenti e felici in tutta Italia. E soprattutto uomini che hanno compreso il nostro valore e che siamo importanti nelle loro vite quanto loro nelle nostre”.

Cosa consigli?

“Le persone non fanno nulla di nuovo nella loro vita, perché hanno paura del giudizio e di fallire. Il mio consiglio invece è: rischiate, FALLITE, cogliete sempre più opportunità, perche è solo fallendo e sbagliando che arriverete all’obiettivo finale.

Per quanto riguarda la paura del giudizio, sarò sincera: la gente, qualsiasi cosa facciate, avrà sempre da ridire perché per distruggere non ci vogliono grandi abilità, mentre per creare sì.

Non dovete ascoltare nessuno, a meno che quella persona non sia il tipo di persona che volete diventare. Leggete libri, appassionatevi di crescita personale, investite il più possibile su voi stesse e ricordatevi che la promessa del futuro non è gratis: c’è un prezzo da pagare per ogni ricompensa futura che avremo. Il prezzo che il futuro pretende che paghiamo riguarda la disciplina, la coerenza, la fatica e il desiderio ardente di renderlo – il futuro – migliore sia del presente che del passato.

Questi sono i cartellini del prezzo del progresso. Il prezzo da pagare, però, possiamo abbassarlo se la promessa diventa chiara. Quando lo scopo è allettante ci appassioniamo ai mezzi necessari per raggiungerlo, e siamo disposti a sostenere lo sforzo”.