Le parole di Kikò Nalli sull’aggressione
A Domenica Live Kikò Nalli svela tutti i retroscena dell’aggressione subita nelle scorse settimane:
“Perché? Me lo chiedo anch’io. Probabilmente ci sono delle persone che mi e ci vedono come dei personaggi televisivi e dunque siamo un nulla. Senza pensare che per quelle ragazzine fare una foto poteva essere una cosa bella. Avranno rosicato, come dico io. Sarà stato probabilmente qualcosa che a loro non è piaciuto. Si sono scagliati contro la nostra televisione. Io sono sicuro che sti ragazzi magari sono i primi che poi vanno a fare i provini”.
Ha proseguito Kikò Nalli:
“Sentivo gli insulti, i nostri nomi e tutte queste cose, ma non mi sono girato perché ho pensato fosse il classico cretino che voleva fare il fenomeno. Però dopo ad un certo punto…Sono uno buono e un personaggio che non crea distacco di massa. Li ho inseguiti, è vero, per ben 40 minuti con la macchina è ho fatto una fesseria, per cercarli. Volevo fermarli per capire quale fosse il loro problema e parlare e far capire loro chi fossi davvero, solo questo.
Mi piacerebbe rincontrarli e glielo dico con il sorriso. Magari gli dico due o tre cose da padre e posso permettermi di fargli certi discorsi. E portarli con me, se non hanno nulla da fare a girare una settimana e vedere come lavoro e la vita che faccio. Mi piacerebbe fargli vedere che non sono solo quello che vedono in uno schermo, ma una persona normale come tante altre. Credo non sia stata una cosa premeditata, forse mi hanno lanciato un telefonino, un qualcosa che comunque mi ha fatto male. Io gli ho solo urlato di levarsi il casco e parlarmi in faccia, quando hanno visto che non indietreggiavo per avere un dialogo. Insultavano me, voi, mia madre”.
Questo dunque il racconto e i retroscena svelati da Kikò Nalli a Domenica Live sull’aggressione ai suoi danni avvenuta nei giorni scorsi. A lui auguriamo una pronta guarigione e speriamo possa essere fatta chiarezza su questa storia.