Maria Lanno, esperta in trucco permanente e Microblading, insegnante presto scuole prestigiose di Napoli e Salerno, in pochi anni è divenuta un vero e proprio riferimento per trucco permanente, make up labbra, occhi e sopracciglia.

Come nasce la passione per questo lavoro?

«Nella mia fase adolescenziale, circa dieci anni fa,  una persona cara purtroppo si è ammalata di leucemia. All’epoca, ero una semplice make-up artist, ma vivendo tantissimo nei corridoi dell’ospedale vedevo effettivamente quanto fosse grande la problematica della perdita di capelli e peli durante le fasi di chemioterapia. Non so se è stato il destino, un caso o un segno del Signore, ma quell’estate si trovava in tour un’azienda straniera che effettuava corsi di Microblading e trucco semi permanente e pensai che quella era la strada. Seguendo uno di questi corsi avrei potuto dare una mano anche a chi effettivamente non fa questi trattamenti solo a fini estetici, ma per sentirsi meglio e tornare in qualche modo a una sorta di normalità, sentendosi nuovamente belle partendo da ciò che viene loro strappato dalla malattia io glielo costruivo. In un certo senso avrei anche dato pace al mio dolore di quei giorni in corsia. Iniziai così a frequentare l’accademia e dopo meno di sei mesi mi ritrovai a essere parte del corpo insegnante e dopo due anni di specializzazione e diplomi ho aperto la mia azienda continuando a studiare a all’estero per aumentare il mio bagaglio culturale e formando a mia volta tantissime ragazze, offrendo così sempre programmi aggiornati e innovativi».

Cosa le piace di più del suo lavoro? La parte migliore di esso? 

“Grazie al mio percorso formativo sono felice di soddisfare le mie clienti, ma soprattutto di poter offrire gratuitamente un servizio di trucco semipermanente a tutti coloro  che devono affrontare un percorso oncologico o a chi è affetto da alopecia areata».

Quali i suoi punti di forza?

«Sicuramente l’empatia, il riuscire ad analizzare le persone facendole sentire a proprio agio e spiegando che i miei trattamenti vengono eseguiti per migliorarsi sono un valore aggiunto, servono a sentirsi meglio guardandosi allo specchio: sono piccoli accorgimenti, non trasformazioni che tendano  ad annullare. Sono un esteta, un’amante del bello, per cui cerco di spiegare che la perfezione non esiste e che una sorta di modello di perfezione si raggiunge quando si dà equilibrio».

Qual è la richiesta che va per la maggiore?

«Fino a pochi anni fa, sicuramente  le sopracciglia, ma da un paio d’anni a questa parte anche le labbra stanno avendo il loro boom».

Il suo trattamento preferito?

«Senza dubbio il trucco semi permanente alle labbra. Tutti i trattamenti richiedono precisione e attenzione, ma questo in particolare lo ritengo piacevolmente interessante in quanto trattiamo un tessuto con diverse texture, volumi e colorazioni di base già differenti, quindi diciamo che lo ritengo anche tecnicamente più complesso. Allo stesso tempo, quando si termina questo tipo di lavoro molto tecnico la soddisfazione è maggiore».

Consigli per questo Natale?

«Restando nel mio mondo lavorativo, consiglierei sicuramente di eseguire quanti più trattamenti, così da svegliarsi al mattino e non dover perdere troppo tempo con il make up. Almeno non sarete  più in ritardo! Scherzi a parte, il mio consiglio è quello di rallentare: la vita sta diventando troppo frenetica. Bisognerebbe svegliarsi al mattino guardarsi allo specchio, ringraziare di essere in salute, e se si riesce ad avere un po’ di tempo, a dedicarne una parte ai propri cari e a se stessi. Spesso non ci rendiamo conto che viviamo in un mondo troppo legato alla rincorsa dei beni materiali, finiamo nel circolo vizioso del vivere per lavorare e non del lavorare per vivere. Io sono la prima che non sta mai ferma, essendo un’eterna ambiziosa, ma con gli anni ho capito l’importanza del tempo che scorre e corre».

Cosa vorrebbe trovare sotto l’albero di Natale? 

«La salute, mia e dei miei cari. Mi ritengo una macchina da guerra per quanto riguarda il lavoro e sono esplosiva nella vita. Per questo mi rendo conto che se non c’è la salute posso pensare a mille progetti, ma non si va da nessuna parte».

Cosa c’è nel suo futuro?

«Mi ritengo fortunata in quanto adoro viaggiare e parlando tre lingue ho possibilità di interfacciarmi con colleghi di tutto il mondo. Sicuramente in programma c’è di espandermi con collaborazioni oltreoceano: adoro l’Italia, ma la mia intenzione è quella di portare a un livello successivo la mia formazione espandendomi in altri Paesi».

Un saluto a lettrici e lettori?

«Un saluto, ma soprattutto un augurio: un felice Natale a tutti voi! E vi aspetto per un trattamento qui a Napoli».