Vertuè Novella 2000 n. 16 2022

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La scienza della bellezza con Stefano Vertuè: più giovane in due ore

Redazione | 6 Aprile 2022

Il chirurgo Franco Vercesi nell’intervista del nostro Stefano Vertuè: ecco come si ringiovanisce in sole due ore con il Soft Deep Lifting

Intervista al dottor Franco Vercesi

Dieci anni più giovane in meno di due ore. Dottor Franco Vercesi, specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, cosa vuol dire questa frase?

“Si tratta di una frase cui sono molto affezionato, perché mi è stata detta da due pazienti amiche fra loro che avevano fatto lo stesso intervento di Soft Deep Lifting con me. Mentre si guardavano contente allo specchio hanno pronunciato questa frase: ‘Siamo diventate dieci anni più giovani con un intervento durato meno di due ore!'”.

Cos’è in sintesi il Soft Deep Lifting?

“Un intervento chirurgico mini-invasivo, messo a punto da me alcuni anni fa e che comporta un’evoluzione delle classiche tecniche di mini-lifting già presenti in ambito scientifico. Gli studi anatomici sull’invecchiamento hanno evidenziato come il cedimento dei tessuti del viso verso il basso, con la formazione dei classici bargigli e trasformazione del viso da ovale a squadrato, sia causato non dal cedimento cutaneo ma dallo scivolamento verso il basso dei tessuti sottocutanei di tipo adiposo”.

Ci spiega meglio questa tecnica?

“In anestesia locale si effettua una piccola incisione cutanea nella ruga davanti alle orecchie e un centimetro dietro al lobo auricolare stesso. La cute è scollata per pochi centimetri, così da ridurre a zero il rischio di ematomi e poi viene rimossa una porzione di SMAS a forma di J il cui ancoraggio più in alto contrasta proprio i vettori di rilassamento dei tessuti sottocutanei.

Il risultato finale è quindi quello di un riposizionamento nelle loro posizioni più giovanili dei tessuti del volto con una definizione della mandibola veramente spettacolare. Altro effetto molto bello è quello del sollevamento della parte superiore del collo, che risulterà molto migliorato come mai prima d’ora, con una procedura di mini-lifting”.

Cosa comporta l’intervento

Cosa intende per SMAS?

“È l’acronimo per sistema muscolo-aponeurotico superficiale. Praticamente quell’insieme di muscoli mimici, fascia e grasso sottocutaneo che si trova al di sotto della pelle. Il suo riposizionamento costituisce da sempre la chiave per un lifting duraturo e con effetto naturale, ed è per questo che ho voluto coniugare un atto più ‘profondo’ a un lifting di tipo mini-invasivo e più leggero per le pazienti”.

Quanto dura l’intervento e com’è il post intervento?

“L’intervento dura un’oretta e mezza in anestesia locale, con il supporto di un po’ di buona musica. Al termine sono applicati davanti alle orecchie cerotti del tipo steristrip perché le suture sono tutte intradermiche, e non ci sono punti da togliere. Dopo due giorni i cerotti sono rimossi e i pazienti possono effettuare una doccia e lavarsi i capelli. Il down-town è quindi praticamente nullo”.

Sembra un intervento facile…

“È un intervento molto leggero per il paziente, ma non è un intervento facile. Non si tratta del solito ‘tiraggio’ della pelle, che dura pochi mesi, ma di un vero e proprio lifting profondo, in cui viene effettuata una dissezione dello SMAS. Questo richiede esperienza, perizia e conoscenza dei giusti vettori di riposizionamento tissutale”.

Quanto dura nel tempo l’intervento?

“Questa è la classica domanda che mi sento fare ogni volta… Per rispondere mi rifaccio alla frase citata sopra: dieci anni più giovane in meno di due ore. Quello che posso dire è che tolgo ai pazienti dieci anni e che a oggi, dopo anni che effettuo questo trattamento, non ho mai dovuto rioperare nessuno.

Dopo l’intervento però dipenderà dai pazienti il mantenersi in forma. Tutti invecchiamo, e la durata dei risultati dipenderà anche dal nostro invecchiamento personale e dal nostro stile di vita. Per fortuna oggi abbiamo a disposizione tantissimi trattamenti anti-age e di medicina estetica, che ci aiuteranno a prolungare nel tempo in modo naturale i risultati ottenuti”.

a cura di Stefano Vertuè