La nuova classifica Forbes svela un mercato da trecento miliardi di euro dove la NFL detiene il potere assoluto e il calcio fatica a tenere il passo dei colossi americani

Il panorama economico dello sport mondiale ha subito una trasformazione radicale negli ultimi sei anni, polverizzando record che sembravano insuperabili fino a poco tempo fa. Se nel 2019 bastavano cinque miliardi di dollari per guardare tutti dall’alto, oggi quella medesima cifra rappresenta appena la soglia d’ingresso per i gradini più bassi della prestigiosa classifica Forbes. La nuova graduatoria dei cinquanta brand sportivi più ricchi del pianeta racconta una storia di crescita esponenziale, con un valore complessivo che supera i trecento miliardi di euro. Ogni club presente in questa lista d’élite vanta una valutazione media di sei miliardi, segnando un incremento del ventidue per cento rispetto alla passata stagione agonistica.

In questo scenario di cifre vertiginose, i Dallas Cowboys confermano la propria egemonia indiscussa occupando il primo posto del ranking mondiale ininterrottamente dal lontano duemilasedici. La franchigia texana ha raggiunto la valutazione stratosferica di undici miliardi di euro, diventando il primo brand sportivo della storia a sfondare una simile barriera finanziaria. Il dominio del football americano risulta quasi imbarazzante per le altre discipline, considerando che la NFL piazza ben trenta squadre su trentadue totali tra le prime cinquanta posizioni. Solamente i Cincinnati Bengals e i New Orleans Saints restano fuori da questo club esclusivo, evidenziando una solidità economica che non conosce crisi nei mercati internazionali.

La crescita delle scuderie di Formula 1

Mentre il football americano corre veloce, la NBA mantiene una posizione di rilievo con dodici franchigie guidate dai giganti di San Francisco, New York e Los Angeles. Il baseball vive invece un momento di profonda riflessione finanziaria, riuscendo a piazzare soltanto gli storici New York Yankees e i Los Angeles Dodgers in questa speciale selezione. Chi invece sorride apertamente è il mondo della Formula 1, che vede Ferrari e Mercedes registrare una crescita prodigiosa del cinquantotto per cento in appena dodici mesi. Il Cavallino Rampante torna prepotentemente tra i marchi più preziosi del mondo, dimostrando come il fascino delle corse possa competere con i grandi sport di squadra americani.

Il calcio europeo fatica a mantenere il passo dei colossi d’oltreoceano e conta solamente quattro rappresentanti tra i cinquanta nomi più altisonanti della finanza sportiva mondiale. Il Real Madrid guida la pattuglia dei club calcistici grazie a una gestione impeccabile dei ricavi e a una politica di espansione globale che attrae investitori da ogni continente. Risalendo la china dai margini della top 50, dove troviamo le ultime franchigie NFL, incontriamo realtà che hanno visto il proprio valore crescere del trenta per cento in un anno. La NHL rimane invece la grande assente di questa edizione, confermando le difficoltà del disco su ghiaccio nell’attrarre i capitali necessari per competere con i giganti del business.

Questa classifica non rappresenta soltanto un elenco di numeri, ma riflette l’evoluzione del costume e dell’intrattenimento globale dove lo sport diventa un asset finanziario primario. Gli esperti di Forbes sottolineano come il valore dei club sia raddoppiato in soli quattro anni, alimentato da contratti televisivi sempre più ricchi e da infrastrutture all’avanguardia. Il futuro promette nuove scalate e indiscrezioni suggeriscono che presto vedremo ingressi sorprendenti legati ai nuovi mercati orientali e alla tecnologia applicata alla fruizione degli eventi dal vivo.

La Classifica Forbes 2025: Da 50esimo al primo posto dei Dallas Cowboys

  • Toronto Raptors (NBA): 4,57 mld €
  • Detroit Lions (NFL): 4,57 mld €
  • Liverpool (Calcio): 4,57 mld €
  • Phoenix Suns (NBA): 4,60 mld €
  • Philadelphia 76ers (NBA): 4,61 mld €
  • Arizona Cardinals (NFL): 4,65 mld €
  • Brooklyn Nets (NBA): 4,74 mld €
  • Jacksonville Jaguars (NFL): 4,74 mld €
  • Barcellona (Calcio): 4,78 mld €
  • Miami Heat (NBA): 4,82 mld €
  • Carolina Panthers (NFL): 4,82 mld €
  • Indianapolis Colts (NFL): 4,99 mld €
  • Houston Rockets (NBA): 4,99 mld €
  • Buffalo Bills (NFL): 5,03 mld €
  • Tennessee Titans (NFL): 5,05 mld €
  • Baltimore Ravens (NFL): 5,10 mld €
  • Minnesota Vikings (NFL): 5,10 mld €
  • Kansas City Chiefs (NFL): 5,10 mld €
  • Mercedes (F1): 5,10 mld €
  • Los Angeles Chargers (NFL): 5,10 mld €
  • Atlanta Falcons (NFL): 5,37 mld €
  • Cleveland Browns (NFL): 5,40 mld €
  • Pittsburgh Steelers (NFL): 5,50 mld €
  • Ferrari (F1): 5,50 mld €
  • Tampa Bay Buccaneers (NFL): 5,58 mld €
  • Manchester United (Calcio): 5,58 mld €
  • Green Bay Packers (NFL): 5,62 mld €
  • Seattle Seahawks (NFL): 5,67 mld €
  • Boston Celtics (NBA): 5,67 mld €
  • Real Madrid (Calcio): 5,70 mld €
  • Los Angeles Dodgers (MLB): 5,75 mld €
  • Denver Broncos (NFL): 5,75 mld €
  • Houston Texans (NFL): 6,26 mld €
  • Miami Dolphins (NFL): 6,34 mld €
  • Los Angeles Clippers (NBA): 6,34 mld €
  • Washington Commanders (NFL): 6,40 mld €
  • Las Vegas Raiders (NFL): 6,50 mld €
  • New York Jets (NFL): 6,85 mld €
  • New York Yankees (MLB): 6,90 mld €
  • Chicago Bears (NFL): 6,90 mld €
  • Philadelphia Eagles (NFL): 7,00 mld €
  • San Francisco 49ers (NFL): 7,27 mld €
  • New England Patriots (NFL): 7,60 mld €
  • New York Knicks (NBA): 8,25 mld €
  • Los Angeles Lakers (NBA): 8,46 mld €
  • New York Giants (NFL): 8,50 mld €
  • Los Angeles Rams (NFL): 8,90 mld €
  • Golden State Warriors (NBA): 9,30 mld €
  • Dallas Cowboys (NFL): 11,00 mld €

Dario Lessa