Il bullismo subito

Michele Bravi, successivamente a Belve, ha anche rivelato che da ragazzino veniva bullizzato e chiamato “Michecca“. Tra l’altro veniva anche gettato dentro la spazzatura. Lui, tuttavia, ha raccontato che quella era la sua normalità ed era come se all’epoca si estraniasse da ciò che stava vivendo. Era una cosa della giornata che non gli piaceva e la viveva con gli occhi chiusi.

Il cantante, quindi, è passato a un argomento ancora più doloroso. Ovvero l’incidente stradale nel quale è stato coinvolto e in cui ha perso la vita una donna:

Ho fatto pensieri drammatici? Sì! Anche tanto pericolosi. Questa cosa non l’ho mai raccontata a nessuno. Quando parlavo di allucinazione… era che io veramente pensavo che stessimo tutti in un sogno e l’unico modo per svegliarsi era annientarsi, a un certo punto ho proprio sperato che le persone che amavo morissero insieme a me, perché pensavo di averle condotte in un incubo, che non era la cosa reale, ed è quello il pensiero più triste che mi porto dentro.

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