Fabrizio Corona è stato arrestato e ora è rinchiuso nel carcere di San Vittore. Il carcere che tanto temeva, come ammesso da lui stesso durante il suo arresto in Portogallo «Non ho paura di finire in carcere in generale, ho paura di finire a San Vittore: lì per me sarebbe un inferno. Quando ci sono stato non mi sono comportato bene, ho fatto delle cazzate e la vita in carcere ha delle regole…».
Fabrizio Corona è stato arrestato, su richiesta del pm della Dda di Milano Paolo Storari con ordinanza firmata dal gip Paolo Guidi, in relazione al sequestro del milione e 760 mila euro scoperti nella casa di Francesca Persi, sua storica collaboratrice, anche lei fermata per concorso.
L’accusa è di intestazione fittizia di beni perché, secondo i pm Ilda Boccassini e Alessandra Dolci, quei soldi sono di Corona e non della sua collaboratrice. Nello stesso momento il giudice di sorveglianza Giovanna Di Rosa ha sospeso l’affidamento in prova ai servizi sociali, ottenuti da Fabrizio Corona il 18 giugno 2015.
Il Tribunale di Milano nei giorni scorsi ha sequestrato 1 milione e 700 mila euro a Fabrizio Corona. Il denaro, in contanti (15 panetti di banconote da 500 euto e altri tagli), è stato trovato il 7 settembre all’interno di un pacchetto nascosto nel controsoffitto di un immobile di Milano dove vive Francesca Persi, la sua assistente storica molto legata a lui anche sentimentalmente, che gli aveva prestato la Fiat 500 per la fuga in Portogallo. Si tratterebbe di soldi ricevuti come pagamento in contanti per alcune ospitate di Corona in discoteca e altri locali notturni, attraverso la sua società Atena Srl, agenzia che si occupa di eventi e promozioni.
Fabrizio Corona avrebbe inoltre, secondo i calcoli del gip Paolo Guidi (fonte Corriere.it), un conto in Austria sul quale sarebbe stata depositata una cifra che va dal milione al milione e mezzo di euro. La sua collaboratrice Francesca Persi, in diversi viaggi oltreconfine, avrebbe portato all’estero i contanti, frutto dell’attività in nero di Corona, come le serate nelle discoteche e nei locali della movida. Sulla vicenda è stata avviata una rogatoria. Come emerge dall’ordinanza del gip Guidi, il conto in Austria è uno degli elementi su cui si fondano le esigenze cautelari. A raccontare dell’esistenza di questo conto sono stati alcuni testimoni. Proprio su alcuni di questi testi – in particolare su una delle sue ex collaboratrici – Corona avrebbe esercitato delle pressioni: di qui l’esigenza cautelare dell’arresto per «inquinamento probatorio» oltre che per il «pericolo di reiterazione del reato».
Fabrizio Corona, scarcerato nel giugno 2015 dopo 2 anni e mezzo di detenzione, quasi un anno fa, dopo l’affidamento alla comunità di Don Mazzi, era tornato a vivere nella sua casa di Milano in affidamento in prova ai servizi sociali.
Già lo scorso luglio Fabrizio Corona aveva ricevuto un richiamo dal Tribunale si Sorveglianza per una vacanza a Capri con la fidanzata Silvia Provvedi, con tanto di foto hot su uno yach (CLICCA QUI).
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