Nozze in casa Ruspoli
Il matrimonio di mia figlia è stato un turbinio di emozioni. Tutto si è svolto a Vignanello, un paesino vicino a Viterbo, dove c’è il castello di famiglia e una bellissima chiesa del ‘700.
Mia figlia, la sposa, ha cominciato a prepararsi: prima il trucco, poi l’acconciatura e dopo la vestizione, come un’antica principessa dell’800.
L’abito di grande bellezza, di merletto macramé francese, era di un maestro di couture come Gianni Molaro. Il velo, sempre di pizzo, era lungo tre metri e fermato sul capo da una tiara di brillanti e oro bianco appartenuta a Cristina Ruspoli, sposata Bonaparte, nipote di Napoleone.
Anch’io ho indossato il mio vestito rosa con scarpe e borsa in tinta.
Commovente l’entrata in chiesa di Giacinta. Lo sposo l’attendeva trepidante ai piedi dell’altare.
La benedizione del Papa
Il cardinale Leonardo Sandri ha iniziato la cerimonia in un’atmosfera mistica e di intensa emozione, e durante il solenne rito della promessa l’Ave Maria di Gounod ha sublimato il clima gia emozionante.
In finale, è stata letta la benedizione inviata da Papa Francesco. Poi un lungo applauso ha interrotto la tensione, accompagnando l’uscita degli sposi sul sagrato, dove una pioggia di riso li ha investiti e gruppi di sbandieratori hanno fatto ala al passaggio.
Tanti gli invitati e le altezze Reali alla cerimonia e al ricevimento, che si è svolto nel giardino del castello.
La luna piena ha illuminato una serata incantevole, dove giullari e ballerini hanno deliziato i commensali.
A mezzanotte Giacinta ha indossato un secondo abito ricamato, di uguale bellezza, per il taglio della bellissima torta vicino a una fontana con sfondo di fiaccole.
I fuochi d’artificio hanno suggestionato del danze fino alle prime luci dell’alba.
a cura di Maria Pia Ruspoli