Povia in esclusiva a Novella:

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Povia in esclusiva a Novella: “andrei ai Gay Pride, non giudico in base all’orientamento”

Vincenzo Chianese | 29 Gennaio 2024

In esclusiva a Novella2000, Povia chiarisce la sua posizione sul mondo LGBTQ+ e parla del Festival di Sanremo

Da sempre uno degli artisti più chiacchierati, Povia in esclusiva a Novella2000 chiarisce la sua posizione sul mondo LGBTQ+ e parla della possibilità di partecipare ai Gay Pride.

Intervista esclusiva a Povia

Sono trascorsi ben 20 anni da quando Giuseppe Povia ha dato il via alla sua carriera artistica, diventando in breve uno dei cantautori più discussi di sempre. In breve tempo l’artista milanese ha saputo attirare nel bene e nel male l’attenzione su di sé, finendo spesso anche al centro di feroci polemiche sul web per via di alcuni particolari temi trattati nelle sue canzoni. Adesso così il cantante, raggiunto da Novella2000, ha voluto chiarire la sua posizione su alcune importanti tematiche, partendo dell’esclusione al prossimo Festival di Sanremo.

Senza dubbio Lei è uno degli artisti più chiacchierati di sempre e solo nelle ultime settimane si è parlato della sua mancata partecipazione al Festival di Sanremo. Si è sentito davvero escluso e come mai, secondo Lei, Amadeus ha deciso di scartare il suo brano?

Gli artisti che vengono esclusi ogni anno sono tanti. Il direttore artistico fa delle scelte anche un po’ in base agli streaming che vengono fatti dai nuovi artisti ma che appaiono al pubblico di Rai 1 sconosciuti. Quindi lo scopo è quello di portare nuovo pubblico. E poi il mio nome è particolare, perché nel caso di Povia non si tratta di canzone bella o di canzone brutta. Io mi sono sempre esposto con canzoni e dichiarazioni forti. Se prendi Povia devi prendere tutto il pacchetto e poi lo devi difendere fino alla fine, perché se decidi di mettermi nel cast di Sanremo poi questa scelta devi difenderla.

Il prossimo anno dunque invierà un nuovo brano alla Commissione del Festival?

Io ci provo tutti gli anni. Tanto non mi costa nulla, non ho nulla da perdere. Il punto è che non sono io che non sono pronto per Sanremo, io sono pronto. Il problema è che Sanremo, a livello strutturale, non è ancora pronto per un cantautore che, anche se magari non piace a tutti, tratta delle tematiche straordinarie, fuori dall’ordinaria canzone d’amore. Io tratto di temi sociali, che suggeriscono sempre dei dibattiti e i dibattiti tendono a dividere. Ogni volta mi ritrovo in mezzo alle polemiche anche se non le cerco. A me piace trattare di cose che non tratta nessuno. Per questo forse ho le porte più chiuse.

Lei ha partecipato in diverse occasioni al Festival e di certo uno dei suoi brani più discussi di sempre è “Luca era gay”, che ci classificò al secondo posto a Sanremo. Proprio negli ultimi giorni è tornata virale la notizia che Massimiliano Varrese, che è uno dei protagonisti di questa edizione del Grande Fratello, fu il volto principale del videoclip della canzone. Ricorda come Varrese fu scelto per il ruolo?

Non c’è stata una scelta. Ho conosciuto Massimiliano, gli è piaciuta la canzone in quel momento e ha deciso di entrare a far parte del videoclip da protagonista. Lui è un attore, è stato pagato e ha recitato la parte.

È rimasto in contatto con Varrese?

Ognuno va per la sua strada. Massimiliano è venuto a fare il video nel 2008, prima che partecipassi a Sanremo nel 2009. Abbiamo fatto il videoclip ma è come se fosse stato ingaggiato. Poi lui credo fosse agli inizi. All’inizio fai un po’ tutto. Magari tornasse indietro non lo rifarebbe. Io non ho amici artisti perché da quella canzone lì sono diventato omofobo, razzista, sessista, no vax. Tutto io sono.

Parliamo proprio della canzone “Luca era gay”.

“Luca era gay” a distanza di 15 anni mi porta ancora dei problemi, come gli annullamenti di concerti. Ci sono degli organizzatori che scelgono Povia e poi si scatenano le solite critiche sui social. Ovviamente sono sempre quei 10 cretini che non hanno altro da fare. Però poi qualche organizzatore ha paura e annulla il concerto. In realtà i miei concerti sono tutte feste, non succede mai nulla. Io mi ritrovo a dire sempre la stessa cosa da 15 anni: sono per la libertà come valore assoluto. Voglio essere per tutti e non soltanto per alcuni. Sono a favore della tranquillità. Se una persona sta bene con sé stessa, che sia gay o etero, per me non c’è nessun problema. Il punto è quando un’altra persona vuole restringere il tuo pensiero. Questa è una cosa che ricorda tanto i regimi del secolo passato.

Sfatiamo dunque una volta per tutte il mito e diciamo che non è vero che lei ce l’ha con le persone omosessuali.

È una cosa che io ripeto da 15 anni. Ho espresso ed esprimo delle criticità, questo lo deve dire. Sia per le coppie eterosessuali che per le coppie omosessuali, le criticità le ho espresse sull’utero in affitto. Diventa compravendita di bambini. Meglio le adozioni piuttosto che avere dei bambini a km 0 sfruttando delle donne. Ma non è solo per la coppia omosessuale. Anche per quella eterosessuale. Se non puoi avere figli mettiti l’anima in pace. Questa è la criticità che ho espresso e ogni volta c’è qualcuno che dice che sono omofobo.

Lei ha contatti con la comunità LGBTQ+?

Non ho contatti con l’organizzazione. Ma le mie porte sono aperte. Se mi invitassero andrei anche ai Gay Pride. Però devo dire che esco con una compagnia di persone in cui ci sono ragazza e ragazza e uomo e uomo. Ma mi dà fastidio anche dirla questa cosa perché sembra quasi che mi metta in una categoria. Io parlo con le persone per quello che loro pensano, per il loro orientamento politico, per i loro ideali. Non giudico le persone in base al loro gusto sessuale o in base al loro orientamento sessuale. È questo che mi dà fastidio. Ogni volta lo dire dire. Mi dà fastidio quando le persone dicono che hanno amici gay.

Cosa può dirci su eventuali progetti futuri?

Avrei un disco più libro che parla dei temi dell’adolescenza che si chiamerà proprio “Adolescenza”. Il problema è che avrei bisogno di un trampolino. Avrei bisogno di un Sanremo, diciamocelo. Sanremo però non è ancora pronto per Povia. Ho perso le speranze, però comunque ci provo.