Dopo la polemica sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo condotto da Amadeus, il rapper Junior Cally ha ricordato quell’esperienza “traumatica” (a detta sua) e rivelato di avere cambiato lavoro… e vita!

Junior Cally su Sanremo e il nuovo lavoro

Junior Cally è tornato a raccontarsi dopo anni di silenzio, e lo ha fatto con grande sincerità. Ospite al Giffoni Film Festival, il rapper (il cui vero nome è Antonio Signore) ha parlato del suo passato turbolento, del peso che ha avuto la partecipazione a Sanremo 2020, e della sua nuova vita, lontana dai riflettori ma piena di soddisfazioni.

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Nel 2020, la sua partecipazione al Festival con il brano “No, grazie” suscitò forti polemiche per alcuni testi del passato, definiti misogini. Quello che doveva essere il punto più alto della sua carriera si è trasformato in un incubo.

“Sanremo doveva essere la ciliegina sulla torta. Invece è stata la settimana peggiore della mia vita,” ha raccontato a Vanity Fair. “Non ricordo nemmeno cosa mangiavo o indossavo. Mi fermavo in autostrada per piangere al telefono con il mio manager: non volevo starci.”

Dopo il Festival, il Covid ha peggiorato la situazione. Per lui si è rivelato un periodo molto buio senza live, anche se cercava di restare lucido. La svolta per Junior Cally è arrivata grazie al padel, che da passione è diventato il suo nuovo lavoro:

“Ora ho un mio circolo con Diletta Leotta, Alessandro Borghese, Max Giusti e Gabriele Corsi. È la mia vita a 360°, quando non gioco, insegno o organizzo tornei.”

Fino a oggi Junior Cally ha sempre indossato una maschera griffata, che oggi ha deciso di mettere da parte:

“La maschera mi dava libertà, poi è diventata una prigione. Se non l’avessi tolta io, l’avrebbero fatto gli altri. Ma il cambiamento più profondo lo deve all’amore”. Il rapper infatti è pronto a sposare Margherita, la donna che lo ha aiutato a ricostruirsi e con la quale intende guardare al futuro.