Il modello Samy Youssef, ex Temptation Island, si racconta in un’intervista a Novella 2000: “Dall’Egitto col barcone, poi sulle passerelle milanesi”.

Tra i migranti di cui tanto – e il più delle volte troppo male – si parla, c’è anche lui. Samy Youssef, fisico statuario, addominale scolpito in un corpo dalle tonalità mediorientali, e sguardo di ammaliante seduzione. Ex tentatore di Temptation Island, Samy Youssef è arrivato in Italia come molti suoi concittadini, attraverso l’avventurosa traversata in barcone dalle sponde dell’Egitto alla Sicilia. Diversamente da altri, però, ce l’ha fatta a trovare il proprio riscatto, che si è guadagnato con gavetta e duro lavoro. Ora che il suo pane quotidiano sono le passerelle e gli obiettivi dei fotografi ai quali concede scatti provocanti e sensuali, ripensare alle proprie origini fa quasi strano. In un’intervista a Novella 2000, che lo ha eletto il suo “sirenetto” settimanale, Samy Youssef ha raccontato ai lettori cosa lo ha portato in Italia.

“Non è facile spiegare quello che ho vissuto”, ha detto ad Armando Sanchez. Sono scappato dall’Egitto perché non ne potevo più. Lì lavoravo come carpentiere con mio padre, ma il mio sogno era studiare e affermarmi. In Egitto, per molta gente la vita è difficile, spesso l’unica via d’uscita è andarsene”.

Youssef ha dunque scelto di lasciare la famiglia e il proprio paese di nascita, raggiungendo il nostro e le aspettative che l’Italia ha da sempre suscitato tra gli esuli.

Sono arrivato in Italia a quindici anni, prima a Catania e poi a Roma”, spiega ancora Samy Youssef nella sua intervista. “Se mia madre avesse saputo della mia scelta”, dice però, “sarebbe morta. Siamo molto legati, me lo avrebbe impedito assolutamente”.

Alla fine Samy ha sfidato la sorte e soprattutto il mare salendo su uno dei tanti barconi che negli ultimi anni hanno solcato con esito incerto le nostre acque. Ma cosa è successo dopo l’arrivo a Catania, e com’è riuscito a diventare un modello affermato?

Avanti