Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni Novella 2000 n. 6 2020

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: sdoganiamo l’uomo oggetto

Niccolo Maggesi | 1 Febbraio 2020

Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione del n. 6 di Novella 2000 uscito mercoledì 29 gennaio: l’uomo è diventato […]

Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione del n. 6 di Novella 2000 uscito mercoledì 29 gennaio: l’uomo è diventato un oggetto?

Nel nuovo numero di Novella 2000 uscito lo scorso mercoledì 29 gennaio, Barbara Fabbroni prende come d’abitudine parola nella rubrica Scuola di Seduzione. Stavolta la psicologa affronta il tema dell’uomo oggetto, sdoganando gli amori “a tempo” e le esperienze erotiche di un appuntamento e via nel mondo femminile. Gli esempi si sprecano soprattutto dagli Stati Uniti, dove esistono vere e proprie agenzie che procurano a donne accaldate relazioni a scadenza.

Pare però che la tendenza stia prendendo piene anche in Italia, dove esistono casi analoghi. Ce ne parla Barbara Fabbroni nel nuovo intervento di Scuola di Seduzione.

Barbara Fabbroni: “Quando agli amori si impone una scadenza”

“Se prima l’amore con un uomo era l’avvio di un progetto di vita a due, oggi è segnato dal desiderio di vivere il lui come ‘oggetto del piacere erotico’. Per il progetto di vita ci sarà tempo, vedremo, chissà. Perché legarsi quando la vita offre tanto? Il divertimento muove più della classica famiglia…

Per certi versi, pensare l’uomo solo come oggetto del piacere, come il compagno di una serata tutta passione e allegria, è rassicurante. Non dà obblighi di nessun tipo, lascia libere. Incontri così non ti mettono nella condizione di vivere un abbandono, di essere mollata dalla sera alla mattina, perché è arrivata una nuova fiamma che lo ha completamente rapito…

Avere una relazione con un uomo senza pensare di essere la sua ragazza rassicura, pone al riparo da qualsiasi problema legato alla separazione… Lei, dopo qualche ora di follia erotica, continua a mantenere la sua libertà, i suoi spazi, le sue relazioni senza il peso di un fidanzato fisso. Tutto questo non ha prezzo!…

L’oggettificazione del maschio diventa un mezzo per godere senza preoccupazioni, problemi, dolori, abbandoni, malumori. Un piacere a tutto tondo che dà una sferzata di energia, una carica vitale… La cosa fondamentale è mantenere salda la regola: mai più di due, tre appuntamenti. Il rischio è che prenda una piega seria, cosa da evitare assolutamente. Una relazione non è prevista. La vita è già dura…

Oggettificare gli uomini, usandoli a proprio uso e consumo, è la moda… Capita così che ci troviamo una schiera di maschietti pronti a offrirsi per le loro strepitose performance, a volte in cambio di favori o soldi, altre volte solo per il gusto di una serata di fuoco. È una libera scelta, prendere o lasciare, nulla è avvolto nella spirale del ricatto, c’è una scelta consapevole e adulta.

Si sceglie leggerezza, piacere, poi se ha un costo è un’altra storia… L’etica è stata accantonata in soffitta, ben nascosta e lontana da riflessioni che potrebbero mettere in crisi la scelta.

L’America, si sa, in questo è lungimirante. Così, a San Francisco nasce la Man Servants, una società al maschile che prende spunto da attività come ‘Rent a Gent’ (affitta gentleman) o ‘Butlers in the Buff’ (maggiordomi svestiti). La cosa è semplice: si affitta un uomo per una o due ore per intrattenersi con lui o condividerlo con un gruppo di amiche. Poi, quello che accade, accade.

Così l’idea d ‘Adotta un ragazzo’ coinvolge anche le italiane più aperte all’amore mordi e fuggi. I ragazzi sono oggetti classificati per categoria (hipster, rapper, rockstar, palestrato, mediterraneo) che possono essere messi nel carrello… Di fronte a questo panorama abbiamo due strade: diventare ipercritici…, oppure lasciare che ognuno vita la sua vita esattamente come vuole prendendosi le sue responsabilità. Almeno fino a quando non nasce un #MeToo in difesa dell’uomo che non è solo oggetto”.