Scuola di Seduzione Barbara Fabbroni Novella 2000 n. 10 2019

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A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: matrimoni a tempo determinato

Niccolo Maggesi | 2 Marzo 2019

Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione nel nuovo numero di Novella 2000: il matrimonio è passato di moda? Fenomenologia […]

Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione nel nuovo numero di Novella 2000: il matrimonio è passato di moda? Fenomenologia delle nozze di VIP e coppie scoppiate.

Il nuovo appuntamento con la rubrica Scuola di Seduzione della nostra Barbara Fabbroni riflette su un argomento sempre attuale. Nel numero di Novella 2000 uscito questa settimana, la psicologa si è infatti interrogata sulla precarietà dell’istituto matrimoniale.

Sono sempre più spesso poche le coppie che scelgono di coronare il proprio amore (se mai di amore si tratti) calcando la navata di una chiesa o ufficializzandolo unione di fronte alle autorità civili.

Per quale motivo il matrimonio non è più di moda? Nell’era in cui tutto è diventato effimero, anche i sentimenti lo sono e forse siamo più innamorati di noi stessi che degli altri. Queste e tante altre riflessioni ancora nel punto di vista di Barbara Fabbroni in Scuola di Seduzione, disponibile per intero solo su Novella 2000.

Scuola di Seduzione: il matrimonio ‘snobbato’ dai Millennials

“Le nuove generazioni sembrano non gradire il matrimonio che ha caratterizzato le relazioni di coppia almeno fino ad alcuni anni fa. In Italia ci si sposa sempre meno: siamo penultimi tra i Paesi europei… I Millennials sono il frutto di genitori separati, questo certamente ha una ricaduta significativa nella scelta che conduce a non credere più al matrimonio, vissuto come un contratto, una trappola.

La nostra cultura, fatta di ricerca della perfezione fisica ed estetica, sembra aver dimenticato l’aspetto affettivo. Assistiamo a una proliferazioni di siti dove incontrare persone (Tinder ha superato i 50 milioni di utenti registrati!). Una conoscenza mordi e fuggi seguita dal vuoto affettivo. L’amore ha lasciato il posto al sesso senza responsabilità, senza obblighi, rapporti a tempo determinato

Sono cambiati i tempi del desiderio, certi bisogni arrivano in un’età più adulta, quando si diventa consapevoli che il successo lavorativo non basta, e nasce la necessità di un affetto stabile. Con il passare del tempo, però, le possibilità di incontri diminuiscono, aumenta la solitudine e l’insoddisfazione affettiva. Perché una scelta così forte?

Nella nostra società le dinamiche narcisistiche sono diventate il surrogato, dove succhiare l’affettività mancante. Le persone si nutrono di sé stesse creando una confusione relazionale. Tuttavia, nonostante il successo e la ricerca di affermazione, prima o poi arriva la voglia di costruire una famiglia, anche se in ritardo, anche se per avere un figlio bisogna ricorrere a mezzi clinici perché l’assetto biologico della persona si è un po’ indebolito.

L’inadeguatezza e il vuoto per la mancanza di una relazione stabile e progettuale nasce dopo i 33 anni. Così si creano reazioni opposte, c’è chi si rifugia nei siti di incontri, chi vive una vita nei social alla ricerca di conquistare quel tipo o quella tipa che si presenta provocante e chi si accontenta di stare dentro a relazioni insoddisfacenti pur di non sentire il vuoto. Ma che sia un caso o l’altro, il sentimento che emerge è la mancanza assoluta di una base sicura, di un affetto vero su cui contare.

Scuola di Seduzione: Barbara Fabbroni sull’emancipazione femminile che spaventa l’altro sesso

Perché sposarsi, impegnarsi, oggi fa così paura? La famiglia classica come siamo stati abituati a vivere non esiste più, ci sono più famiglie allargate che matrimoni e convivenze solide. Questa è una delle ragioni per cui ci si sposa sempre meno. Inoltre la precarietà che caratterizza la nostra società non permette di fare progetti a lungo termine. Il matrimonio è una decisione assolutamente personale che dovrebbe introdurre in una rete sociale e familiare rassicurante. Nel momento in cui questa dimensione relazionale viene meno, anche la coppia si indebolisce naufragando in un abisso.

‘Per tutta la vita finché morte non ci separi’ entra in conflitto con una società concentrata sull’attimo, sul cambiamento, sul bisogno del nuovo, sulle emozioni sempre nuove e stimolanti. Se anni fa le donne erano alla ricerca di una sistemazione matrimoniale, il buon partito per la figlia femmina era molto ambito dai genitori soprattutto della media borghesia, oggi le giovani sono le prime a scappare di fronte a un impegno del genere. Meglio scegliere la libertà piuttosto che ritrovarsi a barcamenarsi tra impegni lavorativi, casa, doveri domestici e coniugali tanto più se poi arrivano inaspettati i figli, ritrovandosi in un colpo solo a gestire anche pannolini, biberon, pappine e notti insonni…

Di fronte a tutto ciò l’uomo è diventato fragile. Spiazzato dal successo femminile e dal carattere determinato che la gran parte delle donne hanno. Si sentono minacciati da queste nuove ‘amazzoni’ capaci di gestire tutto senza l’aiuto maschile. Sono completamente autosufficienti, non hanno bisogno di avere accanto un uomo. L’idea di sposarsi è tramontata anche perché il popolo femminile guarda al successo lavorativo e l’idea della famiglia è rimandata. Può attendere. Il matrimonio non appartiene più alle relazioni…”

La versione integrale della rubrica Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni compare solo nel recente numero di Novella 2000, uscito mercoledì 27 febbraio 2019.