Gianluca, come nasce la sua attività imprenditoriale?

«Da un percorso manageriale all’interno di importanti aziende Italiane. La mia esperienza più importante è stata lavorare per il gruppo Pianoforte Holding, che sviluppa il brand Yamamay, di cui sono stato direttore commerciale, braccio destro di Gianluigi Cimmino (AD), che insieme al mio papà sono stati i migliori mentori che potessi desiderare».

La sfida più difficile che ha dovuto affrontare?

«Sicuramente la perdita di mio padre. Una persona fondamentale nella mia vita.  Ma non è stata l’unica: anni fa ho avuto una delusione lavorativa molto forte. Ho lavorato con un imprenditore che mi ha fatto promesse, ma alla fine ha solo rubato la mia proprietà intellettuale. Oggi la sua azienda fattura oltre 100 milioni, a me ha fatto perdere tempo, energie e soldi. Mi sono sentito tradito e deluso. Ma non mi sono arreso. Ho imparato a riconoscere i segnali di allarme e a proteggermi. Adesso mi sento più forte e più saggio di prima».

Il suo pregio lavorativamente parlando?

«Sono determinato e passionale, ma soprattutto cerco di lavorare un po’ più degli altri. Sono organizzato e preciso, il che mi permette di gestire più progetti contemporaneamente. Sono curioso e adoro imparare cose nuove, cosa fondamentale per restare al passo con i tempi».

Il suo difetto?

«A volte sono troppo perfezionista, voglio sempre strafare, sono impulsivo e metto troppo cuore nel lavoro, come nella vita».

Padre di una splendida bambina, come concilia lavoro e vita privata?

«Lara, mia figlia, è la cosa più importante della mia vita. Riuscire a conciliare lavoro e vita privata è una sfida, ma anche una delle cose più gratificanti. Cerco di essere presente il più possibile per mia figlia, sia fisicamente sia emotivamente. Quando sono con lei cerco di staccare completamente dal lavoro. Posso inoltre contare sulla rete di supporto della mia famiglia, che mi aiuta a gestire gli impegni lavorativi e familiari».  

Ci parla dell’azienda per cui lavora?

«In realtà sono due. Sono amministratore di una commerciale, ormai al 25° anno di attività. Distribuisce prodotti dolciari e alimentari, il suo core business è trovare e immettere sul mercato prodotti a prezzi molto popolari, siamo sempre alla ricerca di grandi affari che premino i consumatori, con partite di grandi quantità, scadenze brevi, over produzione etc.  Ho inoltre una società di consulenza che si occupa di sviluppo di reti commerciali per tutti i mercati nazionali.  Attualmente ho acquisito la responsabilità commerciale di un’azienda Italiana leader nella produzione di caramelle gommose la quale avendo acquisito un marchio storico molto noto, Charms, si avvale della mia consulenza per lo sviluppo della GDO».

Prossimo obiettivo?

«Proprio quello di rilanciare il marchio Charms. Vogliamo riportare Charms ai vecchi fasti, con una nuova strategia di marketing accattivante e innovativa e una gamma di prodotti di alta qualità. Siamo convinti che il marchio abbia molto da dire e stiamo lavorando per dargli lustro fama e successo».

Ha ricevuto il prestigioso Premio Malafemmena per l’imprenditoria lo scorso giugno.

«È stato davvero emozionante. Un premio prestigioso organizzato dalla B&G Art Event Communication. Trovarmi a cena con personaggi di fama internazionale  come Steve Norman degli Spandau Ballet, di cui ero estimatore durante la mia adolescenza, è stata un’emozione unica che difficilmente dimenticherò. Essere premiato insieme a questi personaggi così importanti è stato un stimolo in più: è segno che sto percorrendo la strada giusta».

Cosa sogna?

«Innanzitutto un futuro roseo per la mia bambina, ma soprattutto un mondo dove il merito abbia davvero valore, ma senza mai lasciare indietro chi, per un motivo o per l’ altro, ha possibilità minori».