In Florida, i due leader discutono un piano di pace in 20 punti per affrontare guerra, sicurezza e ricostruzione post‑conflitto

Vertice a Mar‑a‑Lago: un momento cruciale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto tappa oggi nella residenza di Mar‑a‑Lago per incontrare Donald Trump, in un contesto segnato da intensi bombardamenti russi sulle principali città ucraine. L’incontro giunge in un periodo delicato della guerra, con la diplomazia occidentale impegnata a coordinare strategie e pressioni su Mosca.

Un piano di pace in 20 punti

Fonti ufficiali rivelano che i due leader hanno discusso un piano articolato in 20 punti, con l’obiettivo di garantire sicurezza e stabilità all’Ucraina. Tra i temi affrontati:

La gestione dei territori contesi, come Donbas e Zaporizhzhia

Le garanzie di sicurezza fornite dall’Occidente

La ricostruzione post‑guerra

Secondo Trump, sia Zelensky sia Putin sarebbero orientati a raggiungere un accordo, rafforzando il ruolo degli Stati Uniti come mediatore.

Reazioni internazionali e sfide diplomatiche

La visita di Zelensky segue una serie di colloqui con leader europei e il primo ministro canadese, volti a coordinare le posizioni occidentali e dimostrare unità nelle trattative. Mosca, però, resta scettica, definendo il vertice “probabilmente fallito” e negando un reale interesse per una pace duratura.

Analisti internazionali evidenziano come questo incontro rappresenti un tentativo di dare nuovo impulso agli sforzi negoziali, in un conflitto che entra nel quarto anno. Fonti vicine alle trattative indicano che il piano sarebbe pronto “al 90%”, ma permangono divergenze su alcuni punti chiave.

Prospettive e prossimi incontri

Zelensky ha lasciato intendere che molte questioni potrebbero essere risolte prima di Capodanno, mentre domani il premier israeliano Netanyahu incontrerà Trump sempre a Mar‑a‑Lago, suggerendo una serie di incontri diplomatici coordinati per rafforzare il ruolo degli Stati Uniti nel processo di pace.