Up & Down, i promossi e bocciati della settimana di Roberto Alessi
I promossi e bocciati di Up & Down La rubrica Up & Down curata dal direttore Roberto Alessi è presente…
I promossi e bocciati di Up & Down
La rubrica Up & Down curata dal direttore Roberto Alessi è presente nel nuovo numero di Novella 2000, in edicola questa settimana.
Scopriamo tutti i promossi e bocciati….
La nuova vita di Alex Belli e Delia Duran
Ci scrive Alex Belli: «Cari amici di Novella 2000, siamo nella nostra casetta al Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh, al caldo, insieme alla mammina Giovanna, che sembra ringiovanito di cinque anni. Il piccolo Gabriel è già al sesto mese, con Delia che è raggiante! E a Milano abbiamo iniziato a costruire la cameretta per il piccolo a tema astronauta. Dovete sapere che io sono un appassionato di sub e quando vengo qui rinasco: faccio immersioni, gite e posso stare con la mia Delia, la quale mi sta regalando la felicità più grande della mia vita: diventare papà. E una delle cose che più mi rende felice vedere la contentezza di mia mamma Giovanna, sembra rinata. La nuova vita che sta per arrivare nella nostra famiglia sembra dare energia a tutti. Ringrazio Dio di questa felicità e ringrazio tutti voi di Novella 2000 che state dando tutto il vostro affetto per la famiglia che sono riuscito a costruire».
Fiocco rosa per Patrick Baldassari
Patrick Baldassari, titolare dello stabilmento di Milano Marittima Paparazzi 242, sta per diventare padre. Mi dice: «Lei si chiama Ilaria Di Bari, è nata nel 1993 ed è al nono mese di gravidanza. La creatura nascerà femmina e si chiamerà Aurora. La nascita è prevista tra il 14 e il 15 gennaio, sia in caso di parto naturale sia di cesareo: la decisione sarà presa una settimana prima. La mia prima figlia ha 30 anni, si chiama Luna e ha due figli, i miei nipoti: Sole e Tommaso. Sole ha 4 anni, Tommaso 6. Il compagno di Luna è Federico Di Francesco, ex giocatore di serie A, attualmente al Palermo, e figlio dell’allenatore di Serie A Eusebio Di Francesco, che al momento allena il Lecce. Ilaria lavora con me durante l’estate al Paparazzi: mi dà una mano alla cassa, segue gli eventi e si occupa dell’organizzazione degli stessi». Conosco Patrick da sempre: è un bravissimo uomo e di sicuro sarà un bravissimo papà per Aurora. Da me e da Novella 2000 tantissimi auguri!
Il grande riscatto di Niccolò Filippucci
La vendetta è un piatto che va servito freddo, dice il proverbio. Marta Marzotto diceva invece che la miglior vendetta è la vendetta. Nicolò Filippucci anche se poco più di un adolescente invece non si preoccupa di nessuna vendetta. Certo è che i fan, come io sono, visto che è bravissimo, si sono scatenati quando hanno visto che sarà in gara a Sanremo 2026 dopo aver vinto Sarà Sanremo. Carlo Conti è il primo a esserne felice. Tutto questo alla faccia della giuria di Amici, che lo aveva bocciato proprio alla semifinale. Parlo di Cristiano Malgioglio, il quale diceva che non gli arrivava la voce, pazzesca, di Nicolò. Di Elena D’Amario, che forse non ha avuto la responsabilità così diretta. E di Amadeus. Dal conduttore di cinque edizioni straordinarie del Festival di Sanremo non me lo sarei proprio aspettato, che bocciasse un talento così assoluto come Niccolò. E adesso Amadeus sarà costretto a vederlo in televisione in un altro Festival di Sanremo non diretto da lui e che potrebbe essere vinto proprio da Nicolò che con la sua canzone Laguna ha già oltrepassato il mezzo milione di stream sulle piattaforme digitale. Alla faccia!
Giuseppe Giofrè conquista il mondo
Sono molto felice per il successo internazionale che sta riscuotendo Giuseppe Giofrè. Dopo stato vincitore dell’11ª edizione di Amici, il talent di Maria De Filippi, ha avuto un successo internazionale senza precedenti (o meglio prima di lui lo ha avuto Luca Tommasini che ha ballato con Madonna, Michael Jackson, Prince): ha ballato con e per Kylie Minogue, Dua Lipa, Ariana Grande, Taylor Swift, Justin Timberlake, Ricky Martin. In questi giorni è in giro per il mondo nella tournée di Jennifer Lopez e balla con lei in coreografie ad altissimo tasso di sensualità. È bravissimo e bravissimo. Come sapete è di Gioia Tauro e in passato ha raccontato che essendo un ballerino, o meglio, allora studiava a danza, e anche omosessuale, in paese lo prendevano fortemente in giro. «Ero vittima di bullismo, potevo essere un ragazzo dei pantaloni rosa, quel ragazzo che si è suicidato perché era vittima di bullismo. Ora ne parlo tranquillamente perché ho superato tutto. Ma ci sono tanti Giuseppe che fanno fatica e ce ne sono davvero tanti ancora oggi». La cosa che mi soddisfa è che quando torna in Calabria gli stessi bulli che gli rendevano la vita amara quando era un ragazzino oggi gli chiedono il selfie. A loro invece nessuno chiede mai un selfie: cari bulli, fare come voi non conviene mai.
La triste vicenda di Stefano D’Orazio
Un pensiero comune circola tra gli amici di Stefano D’Orazio, un pensiero triste che accomuna anche i componenti dei Pooh, un gruppo musicale diventato famoso nel mondo anche grazie alla creatività di Stefano. Come si sa, D’Orazio è morto nel 2020 a causa delle complicazioni sopraggiunte dopo l’infezione da Covid e si è parlato molto di lui per il suo spessore artistico, per la sua umanità, perché era una bella persona. Oggi si riparla di lui purtroppo perché c’è una causa legale, arrivata al secondo grado di giudizio, tra la vedova Tiziana e la figlia naturale Francesca Michelon. Francesca (sotto con D’Orazio) ha avuto il riconoscimento della paternità di Stefano, che non l’ha mai seguita, come forse avrebbe dovuto, grazie all’esame del Dna. E in primo grado la vedova, che dovrà dividere con lei l’eredità di Stefano, che non si sa a quanto ammonti, era stata condannata anche a pagare 60mila euro per danni esistenziali a Francesca. Ora in appello pare che Tiziana chiederà 100mila euro a sua volta per danni esistenziali. Ripeto: certe faccende forse andrebbero affrontate con maggiore discrezione, calcolato che si parla di eredità, soldi ricevuti quindi, per avere i quali non si è fatta nessuna fatica, ma è un peccato che si tiri in ballo Stefano che, sono certo, sarebbe stato il primo a dispiacersi per tutto questo.
Le verità di Raoul Bova
Ho sempre sostenuto Raoul Bova e l’ho anche sostenuto quando Fabrizio Corona ha reso pubblici gli audio in cui Raoul parlava con una conoscente occasionale. Audio che sono stati anche oggetto di una tentata a estorsione. Poi alla festa di Fratelli d’Italia, Raoul è tornato sull’argomento sostenendo di essere stata una vittima e che per parlre di lui, solo di lui, addirittura sono stati trascurati, argomenti ben più impegnativi, come le guerre e le crisi economiche. Raoul è un po’ istrionico come tutti i divi e si è descritto come una vittima. Il fatto è che quando si sale su un palco possono arrivare i fiori, ma anche i pomodori. Lui incautamente ha mandato dei messaggi a una ragazza mentre ufficialmente era ancora legatissimo alla mamma delle sue due bambine, Rocío Muñoz Morales. Lui a suo tempo aveva fatto dire dal suo avvocato che era già separato (e lo sostiene anche Annamaria Bernardini de Pace, sua ex suocera, che è la mamma di Chiara, la ex moglie, che ora lo difende in questa faccenda). E Rocío sosteneva esattamente il contrario, ossia che la loro era una coppia solida. Non mi interessa la verità, ognuno ha la sua, però ci sono uomini che non guadagnano quanto lui e che non si possono separare perché non hanno la possibilità di pagare due affitti. E donne che per la stessa ragione portano avanti relazioni sbagliate. Non voglio giudicare, ma, caro Raoul, ricordati che sei comunque un privilegiato. Spero comunque che ora che hai iniziato una storia d’amore con Beatrice Arnera tu possa trovare quella serenità sentimentale che può rendere felice un uomo.
L’insegnamento di Papa Leone XIV
Anche se sono passati molti giorni e siamo all’inizio di un nuovo anno, mi piace ricordare la figura di Ahmed al Ahmed, quel fruttivendolo di 43 anni di Sydney, padre di due bambine, di origine siriana, che ha bloccato uno dei due terroristi che hanno ucciso tante persone in Australia. Il Papa proprio recentemente ha ricordato che le religioni sono tutte protese al bene dell’umanità, che non esistono guerre di religione e che se ci sono fomentate da chi sfrutta la religione a fini di potere politico o economico. Ahmed è musulmano, ma rischiando la sua vita ha salvato sicuramente quelle di decine di ebrei. Come si sa i due attentatori erano dell’Isis, un’organizzazione che vive sull’odio integralista. Mio nonno Luigi, che era un cattolico molto scrupoloso, durante il fascismo ha nascosto diversi ebrei. Volersi bene è la cosa giusta, amare è la cosa giusta. E la grandezza di un Papa, se ama, è pari alla grandezza di un semplice fruttivendolo chiama il prossimo suo come se stesso, come ci insegna Gesù.
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