Veronica Ursida spiega il rapporto che ha con Giovanni Longobardi
Veronica Ursida non vuole che lei e Giovanni Longobardi siano considerati una coppia. Come riferisce nell’intervista, mancano tutte le piccole cose, che però reputa fondamentali, per capire se potranno stare insieme oppure no. Tutto è iniziato con le lunghe telefonate durante il lockdown (avevano appena iniziato la conoscenza nel programma quando è stato chiuso tutto). E adesso attendono di fare qualche passo in più per arrivare ad una scelta.
Ho sentito Giovanni durante tutta la quarantena. Infatti avevamo deciso, al di là della trasmissione, qualora non fosse ripresa, di vederci quando possibile. L’interesse da entrambe le parti a continuare una frequentazione c’era anche prima di tornare in studio. Durante il lockdown sia Giovanni che io abbiamo avuto dei momenti non facili e quindi ci siamo sfogati. Abbiamo parlato di tutto, io ho pianto al telefono con lui. Ovviamente questa vita surreale che stavamo facendo ha reso la nostra conoscenza (telefonica) molto particolare. E a oggi quindi ci manca di scoprire come sarà frequentarsi nella vita “normale” nella quotidianità, per capire se siamo persone adatte a far parte della vita l’uno dell’altra.
Ci manca tutta una parte di conoscenza e di frequentazione fondamentale per capire cosa potremmo diventare come coppia e capirci di più. Io d’altronde sono una donna che vive da sola da quando aveva 23 anni e vivo sola con mio figlio da 9 anni. Giovanni si deve inserire nell’equilibrio della mia vita e io nel suo. Ci mancano tante cose da fare insieme che non abbiamo potuto fare ancora: andare a cena (ci siamo riusciti solo una volta, prima dello stop!), andare al cinema, tanti piccoli tassellini ed esperienze normali che però sono fondamentali. Per ora Giovanni mi sembra un ragazzo sincero e mi piace che lui abbia notato – al di là della mia estetica curata, che poi è una sorta di guscio – che sono una persona semplice, fragile, profonda. Io sono una donna estremamente sensibile e credo che lui lo abbia capito.
Voi credete alle parole di Veronica Ursida?