Siamo giunti alla finale di X Factor 10: stasera, 15 dicembre, andrà in onda l’ultima puntata del talent dove verrà scelto il vincitore della decima edizione.

Anche questa annata è stata un vero successo, il pubblico da casa ha seguito la competizione appassionandosi puntata dopo puntata.

Alla vigilia della finale, Alvaro Soler, giovane giudice del programma, in un’intervista al Corriere della Sera, ha voluto mettere i punti sulle “i”: «Non temo di essere noioso, sono contento di essere una persona educata che ha rispetto degli altri. Non vedo perché avrei dovuto mettere una maschera per andare in tv», ha esordito Alvaro.

In merito agli attacchi che spesso ha ricevuto, sia dai suoi colleghi giudichi che dal pubblico, ha detto: «Ho imparato a non prendere gli attacchi sul personale. Ma non sopporto che sui social network trattino i Soul System come dei ripescati. Sono unici nel trasmettere la loro voglia di farcela attraverso il lavoro. E poi sono la prima generazione di ragazzi di colore nati in Italia. Potrebbero dimostrare che anche in Italia si può fare musica internazionale in casa. Ho definito il loro suono. E ora che il programma è finito inizierò a scrivere canzoni per loro».

Su gli altri ragazzi in finale ha detto: «Gaia è stata la più giovane concorrente del programma, ma ha dimostrato una maturità musicale rara. Eva cantando trasmette la sua storia anche a chi non la conosce. Roshelle personalmente non mi piaceva, ma ha ragione Fedez quando dice che discograficamente è quella più a fuoco di tutti».

Mentre sui suoi collegi giudici: «Manuel Agnelli è la mia antitesi, ma ci siamo capiti al primo discorso: è una persona che ha tanto da dire. Con Fedez ho scoperto di avere gli stessi gusti musicali: lo ammiro per come si è costruito una carriera da solo: è un businessman tatuato. Arisa è una donna imprevedibile, coraggiosa. Però in diretta abbiamo litigato perché mi ha mancato di rispetto parlandomi sopra. È importante saper ascoltare».

Sulla partecipazione di Soler alla prossima edizione di X Factor circolano già molte voci che non lo vedrebbero più nel team della giuria (leggi qui) e la sua risposta vaga ne ha dato la conferma:  «Non so se lo rifarei, non ne abbiamo ancora parlato. È stata una grande esperienza: mi sono sentito parte di una storia televisiva, come fosse una serie. Questo mi ha aiutato ad avere una routine. Vivo una fase della mia vita in cui non so cosa farò domani. Sapere di essere qui dal lunedì al venerdì mi ha dato certezze».

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