
L’inchiesta di Selvaggia Lucarelli sul mondo della musica: “Finti sold out e artisti indebitati”
Selvaggia Lucarelli denuncia un sistema musicale malato: finti sold out, streaming poco redditizio e artisti come Elodie che si ritrovano in perdita
Selvaggia Lucarelli, nella sua newsletter, ha svelato i meccanismi poco trasparenti dell’industria musicale: finti sold out, biglietti svenduti e artisti che finiscono in perdita. Ecco l’inchiesta portata avanti.
L’inchiesta di Selvaggia Lucarelli
L’apparente boom dei concerti in Italia potrebbe nascondere più ombre che luci. A far emergere queste contraddizioni è Selvaggia Lucarelli, che nella sua ultima newsletter ha pubblicato una dettagliata inchiesta sul sistema malato che regola l’organizzazione dei tour musicali. La giornalista, dopo aver raccolto numerose testimonianze da insider del settore discografico (rimasti anonimi su loro richiesta), ha tracciato un quadro allarmante fatto di finti sold out. Ma anche di cachet gonfiati e artisti che finiscono addirittura per indebitarsi.
“I biglietti a 10 euro o i tour cancellati sono solo alcune avvisaglie di un problema più vasto. Quello di un sistema che spesso illude i cantanti di guadagnare un sacco di soldi. Indebitandoli“, scrive Selvaggia Lucarelli.
Un sistema alimentato dalla pressione delle case discografiche e dall’ossessione per i numeri. Questo spesso spinge artisti emergenti a lanciarsi in tour nei palazzetti senza una reale domanda. Per poi doversi adattare spostando le date in teatri più piccoli o annullando direttamente gli show.
LEGGI ANCHE: Luk3 e TrigNO ai ferri corti dopo Amici 24? Spunta la segnalazione
“Quello che è uscito da queste testimonianze è il ritratto dell’industria musicale e di come sia stata completamente trasformata prima dallo streaming e poi dal covid, con nuove dinamiche e nuovi rapporti di potere“, prosegue. Il passaggio dallo storico guadagno derivante dalle vendite dei dischi allo streaming ha infatti stravolto le entrate:
“Oggi cento milioni di ascolti online – un numero che solo pochi grandi nomi del panorama musicale italiano riescono a mettere insieme – fruttano alla casa discografica di turno circa 350.000 euro lordi, dei quali tra gli 80 e i 90 mila andranno poi all’artista. Significa che il successo di una canzone, anche il più cristallino, dal punto di vista discografico non ha più nessuna ricaduta economica“.
Diversamente da Federico Zampaglione, che aveva già lanciato l’allarme, Selvaggia Lucarelli ha anche fatto alcuni nomi sollevando ulteriormente le chiacchiere su questo argomento, sostenendo peraltro che c’è chi si sarebbe indebitato.
L’inchiesta di Selvaggia Lucarelli ha iniziato un dibattito acceso tra fan e addetti ai lavori.